Uno dei trend dell’ultimo periodo, almeno tra i social, e quello che prevede la possibilità di effettuare degli acquisti senza abbandonare il proprio ambiente digitale, e le interazioni in corso con amici (o parenti) vicini e lontani: Facebook lo ha previsto con Marketplace, e – dopo non molto – Instagram si è organizzata con i recentemente ampliati shopping bag. Mancava Snapchat che, però, è corsa ai ripari.
L’applicazione di Evan Spiegel, colui che – a suo tempo – disse “no” a un tentativo di acquisizione di Zuckerberg, ha annunciato ufficialmente un’iniziativa (già avvistata nel codice della release di Luglio) in collaborazione con Amazon di Jeff Bezos, grazie alla quale sarà possibile effettuare acquisti su Amazon dopo aver ripreso un oggetto, o un relativo codice QR, con la fotocamera in-app di Snapchat.
Con tale feature, denominata “Visual Search” e simile nel funzionamento a quella (“Lens”, basata sull’intelligenza artificiale che suggerisce oggetti simili) messa in piedi a suo tempo dalla rivale Pinterest in partnership con l’e-commerce Target, dopo aver ripreso un articolo con la fotocamera di Snapchat, si visualizzerà una scheda relativa all’oggetto desiderato, con la miniatura del medesimo, la denominazione, i feedback degli utenti, il prezzo, e la possibilità di concludere l’acquisto su Amazon (che, tra l’altro, nella sua applicazione proprietaria annovera già una funzione simile, basata sulla scansione dei soli QR code).
La notizia è stata bene accolta dalla Borsa, ove Snap Inc è quotata, con un aumento del 3% del titolo azionario: ora, Visual Search farà compagnia all’analoga iniziativa messa in piedi, in passato, con Shazam (ora di Apple) grazie alla quale è già possibile usare la fotocamera di Snapchat per riconoscere – tramite il cloud – una traccia musicale ascoltata sul momento, onde identificarne l’autore che, poi, potrà anche essere seguito in-app.
La speranza, ovviamente, è che il nuovo strumento appena annunciato da Snap Inc, il visual search per gli acquisti in-app via Amazon, consenta al gruppo di Spiegel di incrementare ancor di più gli utili (magari con le percentuali sugli acquisti o qualche forma di affiliazione), in un trend che – già nel secondo trimestre di quest’anno – si è rivelato sorprendentemente positivo (ricavi cresciuti del 44%, e perdite scese da 443 a 354 milioni di dollari).