Menlo Park, col suo ormai enorme portafogli di applicazioni, è sempre alle prese o con problematiche tecniche da risolvere (tipo il breve e recente down che ha colpito WhatsApp, Instagram, ed il social), o con novità, che vanno a impreziosire ed a rendere maggiormente accattivanti le sue app, proprio come accaduto nel caso delle funzionalità che, nelle scorse ore, sono state annunciate per Facebook e Instagram.
In verità, la prima novità riguardante Facebook è, più che altro, la conferma, fornita da un portavoce dell’azienda alla BBC, relativa ad un esperimento che è stato portato a conclusione, o meglio…”cassato”. Nello specifico, si trattava di un sistema di debunking, finalizzato a svelare le bufale, che non si è rivelato funzionale come ci si attendeva, e come altre strategie in studio sempre presso il social in blu: per segnalare le notizie false, infatti, si era deciso – con un esperimento – di valorizzare e dare rilievo a quei commenti che ne criticavano la natura fittizia e non fattuale. Il problema, però, è che il tutto avveniva automaticamente, senza leggere i commenti, semplicemente rilevando al loro interno parole chiave come “menzogna”, “falso”, “falsità”: ne conseguiva, com’è facile intuire, che diverse notizie reali venivano erroneamente etichettate come false.
Passando, invece, alle funzionalità che vanno ad arricchire Facebook, una notizia molto interessante riguarda la sezione di raccolta fondi che, ora, si apre anche all’auto-finanziamento delle cause personali. Negli USA, i tool per la raccolta fondi, a favore delle organizzazioni no-profit, o di chi raccoglie donazioni per le Ong, sono stati introdotti tra il 2015 ed il 2016 ma, in Italia, sono arrivati solo tra lo scorso Settembre/Ottobre: con la feature appena annunciata, nota come “Personal Fundraiser”, Facebook va – però – a mettersi in concorrenza anche con portali come “GoFundMe”, visto che sarà possibile – per gli utenti entrati nella maggiore età – raccogliere denaro anche per se stessi.
Per farlo, sarà necessario avviare l’app del social, e nel Menu, cercare “Fundraiser” mentre, da web browser, sarà sufficiente recarsi sull’apposita pagina dell’iniziativa (facebook.com/fundraiser). A questo punto, scelta la categoria per cui vengono chiesti dei soldi (emergenze personali, perdita di perse care, medicine, educazione, animali, situazione di crisi, etc), basterà indicare il destinatario della raccolta fondi (se stesso, un amico, o anche una persona esterna al social), e fornire un titolo ed una descrizione chiara ed accattivante del progetto per cui si chiedono soldi, prima di poter condividere il tutto, come fosse un normale post, su bacheche, pagine, e gruppi, con la possibilità di ottenere, oltre alle donazioni fatte cliccando sull’apposito tasto “Dona”, anche like, commenti, e ri-condivisioni.
Infine, Instagram. La nota app di photo-sharing, co-fondata e diretta da Kevin Systrom, ma da tempo sotto il controllo di Zuckerberg, tramite un post sul suo blog ufficiale ha annunciato una piccola rivoluzione per le sue, fortunate, Storie. Queste ultime conservano la natura effimera, che le porta a scomparire dopo 24 ore dalla condivisione, ma potranno essere compilate anche con foto o video meno freschi, risalenti a oltre 24 ore prima. Per avvalersi di cotal feature, è necessario scaricare l’ultima versione di Instagram per Android (la 18) o iOS (la 22), ed entrare in modalità “Fotocamera”: espletato uno swipe verso l’alto, si accederà alla Galleria (o al rullino) del device, e potranno esser scelte tutte le foto o video ivi presenti, con la differenza che qualora ne venga selezionato uno più vecchio di 24 ore, quest’ultimo verrà automaticamente equipaggiato con un adesivo, ridimensionabile, spostabile, e cancellabile, nel quale si certificherà, a mo’, di riferimento e contestualizzazione, la data reale dello scatto o del video.