Microsoft e Google si confermano protagonisti del panorama tecnologico con una serie di novità che puntano a migliorare l’esperienza utente e a ridefinire il futuro dei loro ecosistemi. Microsoft, con le ultime build di Windows 11, introduce nuove opzioni di controllo sugli aggiornamenti e miglioramenti al File Explorer, rispondendo alle esigenze di personalizzazione e stabilità degli utenti. Parallelamente, al CES 2025, Google svela l’integrazione della sua avanzata intelligenza artificiale Gemini AI in Google TV, offrendo un’interazione più fluida e naturale con l’Assistente Google, insieme a funzionalità hardware innovative. Entrambe le aziende mostrano un chiaro impegno nel portare avanti l’evoluzione delle loro piattaforme, garantendo maggiore efficienza, interattività e personalizzazione.
Windows 11: nuove opzioni di controllo sugli aggiornamenti nella build 2025
Microsoft continua a sviluppare attivamente Windows 11, e questa settimana in occasione del CES 2025 ha rilasciato due nuove build del sistema operativo: una nel canale Canary, con la build 2776, e una nel canale Beta, con la build 22635.4660. Entrambe le versioni includono miglioramenti al File Explorer, con correzioni di errori e ottimizzazioni delle prestazioni. Tuttavia, una modifica non dettagliata dalla Microsoft ha suscitato l’attenzione di alcuni utenti più attenti.
Nella build rilasciata nel canale Beta, sono state aggiunte nuove opzioni nel menu “Windows Update“, specificamente nella sezione “Politiche di aggiornamenti configurate“, sotto la parte “Opzioni avanzate“. La novità riguarda l’introduzione di dettagli aggiuntivi nella sezione delle politiche di aggiornamento, un cambiamento che permette agli utenti e agli amministratori di sistema di avere un maggiore controllo sull’arrivo delle nuove versioni di Windows. Nella nuova build, il menu di aggiornamento mostra ulteriori informazioni, come i valori scelti per gli aggiornamenti e nuovi link “Scopri di più” che portano alla pagina di supporto Microsoft.
Questo aggiornamento consente agli utenti di personalizzare le politiche di aggiornamento, definendo la versione di Windows desiderata per l’aggiornamento. Un’opzione molto utile per coloro che preferiscono avere un maggiore controllo sulle versioni specifiche del sistema operativo, evitando l’installazione automatica di nuove funzionalità non volute.
Gli amministratori di sistema, ad esempio, possono decidere se applicare o meno determinati aggiornamenti o se differirli a una data successiva. Il cambiamento si riflette chiaramente nelle immagini comparative che mostrano la versione precedente del menu e quella aggiornata. La versione precedente non includeva alcune delle opzioni avanzate che ora si trovano nel menu. Questi nuovi dettagli offrono la possibilità di regolare le politiche di gruppo e di aggiornamento, per ottenere un sistema operativo che si adatta meglio alle esigenze di ogni utente.
La Microsoft ha anche migliorato l’interfaccia con l’aggiunta di nuovi link informativi che semplificano l’accesso alla documentazione di supporto. Oltre alle modifiche al menu di aggiornamento, le nuove build hanno portato anche altre migliorie al sistema. Una delle principali ottimizzazioni riguarda il File Explorer, che ha ricevuto correzioni di bug e miglioramenti nelle prestazioni. Inoltre, sono stati introdotti nuovi menu di contesto e etichette per le azioni comuni sui file, che erano presenti nella versione 24H2 ma ora vengono estesi anche alle nuove build. Nonostante queste migliorie, l’adozione di Windows 11 continua ad essere un tema discusso.
Sebbene la Microsoft stia introducendo regolarmente nuove funzionalità e miglioramenti, il sistema operativo non sembra riuscire a guadagnare terreno contro il suo predecessore, Windows 10. Molti utenti continuano a preferire la versione precedente per la sua stabilità e compatibilità, nonostante le novità promesse con Windows 11.
Google: novità per smart tv al CES 2025
Al CES 2025, Google ha annunciato l’integrazione di Gemini, la sua nuova tecnologia di intelligenza artificiale, nei televisori di terze parti che utilizzano il sistema operativo Google TV. Questo aggiornamento rappresenta il primo passo dell’azienda nell’estendere le funzionalità di Gemini oltre i suoi dispositivi di streaming, come il Chromecast, portando l’AI sui televisori di marchi come Sony, Hisense e TCL. Con questa innovazione, gli utenti potranno interagire con i loro televisori attraverso comandi vocali più naturali, senza dover ripetere la frase “Hey Google” per ogni comando, permettendo conversazioni fluide e continue. L’aggiornamento prevede anche miglioramenti significativi nella ricerca di contenuti e nell’integrazione con YouTube, offrendo un’esperienza più intuitiva e personalizzata. Ad esempio, sarà possibile richiamare facilmente contenuti, come video da Google Photos, con una semplice domanda, senza dover navigare tra i menu. Oltre a Gemini, Google ha introdotto una modalità “always-on” che utilizza sensori per rilevare l’avvicinarsi dell’utente e mostrargli informazioni personalizzate, come notizie o previsioni meteo. TCL sarà il primo a implementare questa modalità nel 2025, seguito da Hisense nel 2026.
Al CES 2025, Google ha anche svelato una serie di innovazioni per Google TV, focalizzandosi sull’integrazione del suo modello avanzato di intelligenza artificiale, Gemini AI, nell’Assistente Google. Questa nuova tecnologia rivoluziona l’interazione con il televisore, rendendola più naturale e intuitiva. Gli utenti potranno conversare con il proprio dispositivo come farebbero con un amico, ponendo domande consecutive o cambiando argomento senza ripetere comandi di attivazione come “Hey Google”. Ad esempio, sarà possibile chiedere: “Quali sono i film di Spielberg?” e poi proseguire con “Mostrami solo quelli di fantascienza“. Oltre a questa maggiore fluidità conversazionale, Google TV introdurrà nuove funzioni basate su hardware avanzato. I nuovi modelli di televisori saranno dotati di microfoni a lungo raggio e sensori di prossimità. Questi permetteranno l’uso dell’Assistente Google senza telecomando e attiveranno un hub personalizzato che mostra informazioni utili, come meteo e notifiche, direttamente sullo schermo. Un’ulteriore novità è l’integrazione di YouTube nei risultati di ricerca. Quando si cerca qualcosa, ad esempio “Cosa visitare a Roma?“, Google TV presenterà video rilevanti da YouTube, offrendo un’esperienza visiva e informativa più completa. Anche l’aspetto estetico non è stato trascurato: con la modalità “always-on“, il televisore può diventare un elemento d’arredo interattivo, mostrando opere d’arte o screensaver generati dall’AI di Gemini, il tutto personalizzato secondo i gusti dell’utente. Sebbene alcune di queste funzionalità abbiano analogie con dispositivi come Amazon Echo Show o con precedenti aggiornamenti di Google TV, l’integrazione avanzata di Gemini AI promette un’esperienza utente innovativa e unica. Tutte le nuove funzioni saranno disponibili sui modelli Google TV in arrivo entro il 2025.