Nonostante l’emergenza coronavirus sia rientrata in Italia, la celebre piattaforma Netflix continua a proporre, per il Bel Paese, le restrizioni al bitrate dello streaming, introdotte mesi fa quale contributo alle richieste dell’Unione Europea per non congestionare internet: in compenso, messa finalmente a regime (secondo una comunicazione ufficiale, dal 15 Luglio) la possibilità di rimuovere serie TV e film dalla sezione “Continua a guardare”, molti utenti stanno beneficiando di una sorta di periodo di prova, mentre – sulle smart TV d’oltreoceano – risulta in test una funzione utile a scoprire nuovi contenuti, e ad evitare il blocco iniziale (Netflix Decision Paralysis Syndrome) ante scelta, derivante dalla grande offerta della piattaforma (solo in Italia, sostanziata in più di 4.000 contenuti).
Secondo quanto riscontrato da diversi portali, tra cui Mobileworld, in Italia alcuni contenuti FullHD, quindi da 1080p, sarebero trasmessi da Netflix a 1 o 2 Mbps, con un bitrate sino a 6 volte inferiore il periodo ante Covid-19: per le produzioni in 4K, invece, si parla di 7.7 Mbps, comunque la metà rispetto agli standard iniziali, con un notevole degrado nella qualità visiva. Alla curiosa scelta, non motivata, di non riportare il bitrate agli standard precedenti, si abbinerebbe anche il fatto di non potersi rivalere contro la società di Reed Hastings, posto che nei termini contrattuali si fa riferimento solo alla risoluzione, rispettata, ma non anche al bitrate, che pure impatta non poco sulla qualità dell’immagine.
Forse anche per sopire polemiche del genere, nei giorni scorsi, alcuni utenti sembrano essere riusciti a godere nuovamente del periodo di prova gratuita di 30 giorni, rimosso tempo fa (per fronteggiare la routine che permetteva ad alcuni utenti di godere di diversi mesi gratuiti, registrando nuovi account, per poi disdire il tutto prima degli addebiti iniziali): sempre in ambito promozionale, altri utenti di Netflix hanno confermato la possibilità di aderire ad una formula in stile “soddisfatti o rimborsati” che, nonostante la consueta sottoscrizione di uno dei piani di abbonamento della piattaforma, avrebbe permesso di recedere dall’iscrizione, entro un lasso di tempo variabile (dai 7 ai 21 giorni), ottenendo il rimborso dell’intera cifra versata.
Sotto questo punto di vista, per appurare l’eventuale coinvolgimento nella summenzionata iniziativa promozionale, è sufficiente recarsi nella Home di Netflix, inserire la mail nel form “Cominciamo”, predisporre una password, scegliere un piano d’abbonamento e un metodo di pagamento, per vedersi proporre un range temporale di prova entro cui poter recedere recuperando, interamente, quanto pagato.
Infine, il collaudo di una nuova funzione. Secondo le testimonianze fornite su Reddit e Twitter da alcuni utenti, sembra che, negli USA, in relazione alle app di Netflix in funzione sulle smart TV, sia apparso il comando “Shuffle”, attraverso un pulsante posto in calce al contenuto in riproduzione ma anche nel menu principale dell’app, grazie al quale l’utente potrebbe comodamente saltare dal contenuto in visione ad un altro, scelto “casualmente” dal sistema.
Tale feature, in passato, era stata scovata nel codice applicativo del client per Android, ma appariva limitata alle serie TV, con tutte le conseguenze negative del caso (difficoltà a capire quel che si guardava, saltando da un punto all’altro della stessa serie, evitando a piè pari diverse puntate intermedie): oggi, invece, in modo più utile, Shuffle sembrerebbe applicarsi anche ai film.