L’accesso protetto a WhatsApp è aggirabile su iOS, Messenger prepara la formattazione del testo

Fine settimana di gran lavoro per Menlo Park, il cui team di programmatori è impegnato sia nel preparare una funzione molto utile al servizio di Messenger, che nel correggere un serio bug che affligge la versione iOS di WhatsApp.

L’accesso protetto a WhatsApp è aggirabile su iOS, Messenger prepara la formattazione del testo

I giorni di gran lavoro per il team di Mark Zuckerberg sembrano non finire mai. A Menlo Park, infatti, è già tempo di rimettersi all’opera, su WhatsApp, per un fastidioso bug che ne coinvolge l’emanazione iOS mentre, su Messenger, si studia come introdurre un sistema per la formattazione testuale delle chat. 

Ultimamente, il fatto che le ciambelle non sempre riescano col buco si sta rivelando particolarmente azzeccato nel caso di quanto fatto da Menlo Park a proposto dell’emanazione iOS del suo client per WhatsApp visto che, a quando pare, l’appena introdotto accesso protetto (via scanner d’impronte o Face ID) alle chat di WhatsApp sembra essere facilmente aggirabile. 

Ad oggi, infatti, è possibile avvalersi della protezione dei due menzionati sistemi biometrici per blindare WhatsApp quando si fa il log-in, immediatamente, o a intervalli regolari (1 minuto, un quarto d’ora, 60 minuti), secondo la propria comodità e preferenza.

Ebbene, qualche utente si è accorto ed ha fatto presente (su Reddit) che, impostando la seconda opzione, quando procedeva a condividere su WhatsApp un’immagine presente nell’app Foto, il controllo biometrico – anche se attivato – non entrava in azione nell’eventualità che fosse settato sugli intervalli. La problematica, confermata anche dai leaker di WABetaInfo, è stata ammessa dal team di WhatsApp che, in attesa di varare il correttivo sul quale si è detto al lavoro, ha invitato gli utenti ad impostare sull’opzione “immediatamente” il sistema di autenticazione in-app basato su Face ID o Touch ID. 

Infine, una gustosa novità relativa all’applicazione di messaggistica in blu nota come Messenger. Qui, la sempre puntuale programmatrice Jane Manchun Wong (@wongmjane) ha scoperto, grazie ad un’analisi del codice, lo stato di avanzamento dei lavori, per ora segreti, relativi alla prossima introduzione di una funzione che, si presume, renderà più chiare ed espressive le conversazioni con i propri amici. Si tratta di un tool per la formattazione del testo che dovrebbe consentire, via selezione del medesimo, o uso di marcatori (es. asterischi), come già avvenuto su WhatsApp, di poter esprimere il testo (anche) in corsivo, grassetto, sottolineato, e barrato. Ovviamente, è ancora ben difficile quando tale funzione verrà introdotta pubblicamente. 

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