Instagram: tanti rumors e il ban dell’account ufficiale di PornHub

Nel mentre si susseguono i rumors sullo sviluppo di nuove funzioni, Instagram, sempre attiva nel tutelare gli utenti più sensibili e in particolare i minori, ha deciso di bannare il profilo ufficiale di PornHub.

Instagram: tanti rumors e il ban dell’account ufficiale di PornHub

Instagram è sempre alle prese con rumors di futuri rilasci e novità in arrivo ma, nelle scorse ore, ha fatto molto parlare di sé per ben altro, ovvero per aver bannato il profilo di un noto sito a luci rosse. 

Secondo quanto è stato di recente scoperto dal leaker Alessandro Paluzzi, Instagram sarebbe al lavoro su varie nuove funzioni. Tra queste, vi sarebbe la possibilità di evidenziare sulla propria bio nel profilo alcuni hobbies, oltre alla facoltà di pubblicare i Reels, come già possibile fare per le Storie, solo per gli amici più intimi (close friends). Non meno interessanti sono le future funzionalità riguardanti la possibilità di pubblicare delle Raccolte, o di applicare all’adesivo musica l’opzione “solo musica“.

Con Share Shapshot, invece, è possibile condividere un codice QR scansionando il quale gli altri utenti potrebbero conoscere la posizione esatta del condivisore in un dato movimento, con possibili usi in ottica SEO locale per gli esperti di marketing e un’accertata assonanza con BeReal nel caso si usasse tale funzione in tandem con un modello Dual che riprende da ambedue le fotocamere. 

Ipotesi di novità a parte, Instagram si è resa protagonista di una novità concreta, rappresentata dal ban del seguitissimo (13,1 milioni di follower) e molto attivo (6.200 post) profilo ufficiale di PornHub (portale pornografico dal 2010 di proprietà di MindGeek) che, però, non pubblicava materiale esplicito anche se, tramite i video – come “Next Career Goal” – invitata a intraprendere la carriera pornografica: al momento non sono note le motivazioni ufficiali della decisione, anche se molto potrebbero aver fatto le pressioni delle associazioni per i diritti civili, mentre Laila Mickelwait, attivista anti PornHub, sottolinea che la decisione potrebbe essere stata dettata dalla violazione di quanto stabilito da Instagram in fatto di linee guida della community. 

Da Dawn Hawkins, CEO del National Center on Sexual Exploitation, è arrivato, infine, il commento secondo cui “Instagram sta scegliendo coraggiosamente di smettere di collaborare con Pornhub, ed è tempo che tutte le entità aziendali seguano il suo esempio“, con riferimento forse a Twitter, dove l’account ufficiale di PornHub rimane in piedi con 3,4 milioni di follower, e a YouTube, ove il canale ufficiale di PornHub, che condivide video “sicuri per il lavoro“, ha invece 882.000 abbonati.

 

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