La più popolare piattaforma di photo-sharing dell’orbe terraqueo, ovvero Instagram, si appresta a rendere globale un discusso (dagli influencer) test e a eseguire più stringenti controlli sull’identità anagrafica dei propri iscritti: il tutto mentre prosegue l’impegno contro lo stalking, per rendere la piattaforma un luogo sempre più sicuro.
Nel Maggio scorso, Instagram varò – a partire dal Canada – il test volto a nascondere i like, con lo scopo di allentare la pressione sul consenso ricevuto dai post, di modo che le persone si sentissero maggiormente libere di esprimere sé stesse: la sperimentazione, sempre con riscontri positivi, a Luglio, ha toccato anche altri paesi, tra cui Giappone, Nuova Zelanda, Australia, Brasile, Italia, Irlanda e, ora, si è estesa ulteriormente, a livello globale.
A darne notizie è la piattaforma stessa, tramite il proprio account ufficiale gestito su Twitter, grazie al quale ha precisato anche che i like continueranno ad essere visti dagli autori dei post (basterà addentrarsi nell’opzione “Altre persone” per poter visionare tanto il numero dei like quanto l’elenco completo di chi li ha apposti), e che – a vantaggio dei Creators – sono comunque allo studio dei metodi per consentir loro di comunicare questa metrica ai partner che sono soliti analizzarla per decidere gli investimenti pubblicitari. Sempre nel medesimo avviso, si fa presente che, in calce ai video, non saranno più riportate le relative visualizzazioni.
Un’altra importante rivoluzione, però, è allo studio da parte di Menlo Park per quel che riguarda Instagram. Secondo quanto scoperto dalla programmatrice Jane Manchun Wong, esperta di reverse engineering del codice applicativo, la piattaforma di photo-sharing potrebbe presto chiedere ai suoi utenti la data di compleanno: quest’ultima verrebbe sia usata per ricordar loro di fare gli auguri, ma anche – più prosaicamente – per targetizzare meglio gli annunci pubblicitari, ed evitare che contenuti inadatti giungano alla vista dei sempre più numerosi iscritti minorenni. Tra le regole della nuova funzionalità, vi sarà la richiesta che la data fornita sia coerente con quella sull’account Facebook connesso, pena la richiesta di chiarimenti, l’impossibilità per i minorenni di cambiare tale parametro, e per gli adulti di variarlo onde farsi passare per minorenni.
Di recente, infine, Facebook ha rimosso da Instagram il tab “Segui già” che era stato spesso usato per stalkerare le persone che si seguiva, analizzandone le attività e le interazioni: molti curiosi, allora, si erano rivolti all’applicazione – di tipo stalkerware – Like Patrol, che permetteva le stesse cose, ma in modo più sistematico e profondo (arrivando persino a rendicontare la percentuale dei due sessi che seguiva un utente, ed a elaborare un indice di compatibilità tra due utenti). Ebbene, di fronte alle sollecitazioni del gigante dei social, Apple ha deciso di rimuovere tale software dal proprio App Store, motivando la decisione con la violazione delle sue direttive guida.