Google Maps, ormai da tempo non più una semplice piattaforma per spostarsi dal punto A al punto B, dopo aver rilasciato diversi aggiornamenti in vista delle festività natalizie, ha esteso anche all’Australia una funzione relativa alla notifica degli incendi e, nel contempo, sembra aver avviato un test per semplificare l’esperienza d’uso, per ora nella sua iterazione web based.
Nell’Agosto del 2020, Google ha introdotto maggiori informazioni sugli incendi, sia nella sua ricerca, quando si era interessati ai dati di un particolare incendio, che in Maps, per avvertire nel caso si fosse sulla traiettoria di un particolare incendio. Proprio quest’ultima funzione è stata da poco estesa, per gli utenti Android, iOS e Desktop sia degli Stati Uniti (con copertura dalla California, e dal confine col Messico sino alla costa nord-ovest del Pacifico) che, in fine di anno, dell’Australia.
La novità dell’implementazione, resa nota da Google con un post ufficiale, si è sostanziata in un nuovo livello, che elencherà tutti gli incendi in corso, con dati attinti da fonti ufficiali (nel caso degli USA, dal National Interagency Fire Center): per usare la nuova funzione, basta optare per l’icona dei tipi di mappa (due diamanti sovrapposti) e scegliere, nel menu che cita il traporto pubblico, il traffico o il Covid, il simbolo chiamato Wildfires (incendi appunto), eloquentemente rappresentato da un’icona fiammeggiante.
A quel punto appariranno tutti gli incendi sulla mappa in questo livello, indipendentemente da dove ci si trovi. Toccando su un particolare incendio, si avranno dettagli sulla vastità dell’area coinvolta, su quanti acri siano andati bruciati, sul livello di contenimento dell’incendio, sulle misure di evacuazione. senza dimenticare i riferimenti a numeri e siti di emergenza.
Secondo Search Engine Roundtable e XDA Developer, infine, Google sta testando, sul sito desktop di Google Maps, un espediente che permetterebbe di far risparmiare tempo quando si tratta di accedere nuovamente a una posizione cercata di frequente: il tutto dovrebbe avvenire tramite la funzione “Dock to bottom”, che permetterà di agganciare in una sorta di barra di preferiti in basso (somigliante alla barra delle app di Windows o alla dock di Chrome OS e macOS), qualsiasi attività commerciale o posizione. Toccando uno di questi elementi agganciati in basso, la relativa posizione si aprirà su Maps mentre, intervenendo sui pulsanti di chiusura degli elementi del dock, la barra in questione verrà nascosta.