Quello attuale può dirsi, presumibilmente, come il periodo d’oro per i programmatori di Google Maps che, dopo aver implementato i segnaposti per le colonnine di ricarica delle auto elettriche, il rilevamento degli autovelox, il tachimetro e gli annessi limiti di velocità, hanno attenzionato la cartografica di Mountain View anche con le foto di piatti popolari (per i ristoranti ricercati), gli alert per le calamità naturali, e quelli contro i tassisti che allungano il tragitto della corsa loro richiesta.
La prima novità emersa qualche giorno fa, a proposito di GMaps, si connette in qualche modo all’annuncio secondo il quale Google Lens, inquadrando il nome di un piatto sul menu, avrebbe restituito, in AR, la foto dello stesso: gli algoritmi in questione sono stati inseriti anche in Google Maps, in modo da riconoscere le pietanze citate dagli utenti nelle recensioni ai ristoranti e far sì che, in questo modo, cercandone uno, le mappe della grande G restituiscano – per ora solo su Android, ma presto anche su iOS – le foto dei piatti più popolari ivi preparati.
Google di recente ha perfezionato il servizio di SoS Alerts noto in Italia come Avvisi SoS, con interessanti ricadute (entro la fine dell’estate) per gli automobilisti che, usando GMaps (sia via web browser che da app mobile Android/iOS) come navigatore, avranno maggior agio nel potersi tenere lontani dalle zone colpite da calamità naturali.
Nel caso di un terremoto, oltre a poter inviare (a contatti pre-selezionati) la propria posizione GPS precisa mediante le mappe googleiane, sì da tranquillizzare conoscenti e parenti sulle proprie condizioni, coloro che abitano nelle zone colpite riceveranno, via integrazione con Google Search, informazioni dettagliate sull’accaduto, mentre a coloro che avevano programmato di passare per i posti danneggiati verranno suggeriti dei percorsi alternativi (come nel caso che il proprio percorso tocchi una delle “tappe” previste nello spostamento di un uragano). Nell’eventualità che sia previsto un’alluvione, in virtù dei dati forniti dalla protezione civile, Google Maps elaborerà una mappa delle zone potenzialmente colpite, con indicazione delle zone a rischio, e percorsi alternativi al seguito.
Dall’India, grazie ai programmatori di XDA Developers, infine, arriva una novità che tranquillizzerà coloro che, spostandosi in regioni o porzioni di città non conosciute, temono per la propria incolumità, o d’essere truffati da autisti di taxi e Uber un po’ troppo furbetti. Nello specifico, si tratta della funzione “Stay Safer” che, verosimilmente anche nel resto del mondo, nel corso delle prossime settimane, permetterà – impostato un percorso – di ricevere (via banner in-app) delle notifiche ogni qualvolta il conducente si sposterà di oltre 500 metri (considerato quale limite accettabile nei discostamenti) dalla rotta ideale (magari per gravare il conto della corsa), ma anche di condividere con amici e parenti – in tempo reale – la propria posizione.