Google: funzioni anti-coronavirus per le vacanze, strumenti per le formazione a distanza

La perdurante emergenza da coronavirus ha indotto il colosso digitale di Mountain View ad attrezzarsi non solo per programmare al meglio le vacanze, nel momento clou di Agosto, ma anche per la ripresa, a distanza, delle attività didattiche.

Google: funzioni anti-coronavirus per le vacanze, strumenti per le formazione a distanza

Dopo gli aggiornamenti su Google Maps dello scorso Giugno, con i quali ha messo a disposizione diversi strumenti per muoversi in sicurezza in tempo di coronavirus, Google è tornata a occuparsi di migliorie in tema, rilasciando altre utili novità per i suoi servizi, sia nel caso di quelli finalizzati allo spostarsi per le vacanze, che in merito a quelli il ritorno a scuola in forma di formazione a distanza. 

Mettendo a frutto i dati forniti da Google Voli e Google Hotel, il colosso hi-tech di Mountain View ha comunicato che, dalla settimana ventura, eseguendo una ricerca per una determinata location, su Google Search compariranno anche le percentuali dei voli attualmente operativi verso la destinazione, e degli hotel disponibili in quanto aperti. In tal modo, coloro che stanno ancora programmando le proprie vacanze, dati alla mano, potranno attuare con facilità eventuali correttivi.

Già disponibile, anche nel Bel Paese, è la novità riguardante Google Viaggi, ancora in tema di pernottamenti. Nello specifico, considerando che potrebbe essere più necessario del consueto il dover annullare la propria prenotazione, stante anche la ripresa dei contagi in alcuni Paesi, Google ha attivato un nuovo filtro, che permette di selezionare l’hotel o la casa vacanza dove pernottare in base al fatto che offra o meno la cancellazione gratuita della prenotazione. 

Per quanto riguarda l’apprendimento a distanza, nell’ambito dell’iniziativa “The Anywhere School”, la piattaforma Google Classroom ha guadagnato strumenti per studenti, insegnanti, e dirigenti scolastici. Gli alunni non dovranno più cercare, nel proprio account, tra i corsi disponibili online, quello da seguire, ma riceveranno – magari su WhatsApp, il link per iscriversi a quello giusto grazie ad un nuovo widget ad hoc messo a disposizione degli insegnanti. Questi ultimi, in possesso di un account G Suite Enterprise for Education, beneficeranno – presto anche in italiano – di una valutazione d’originalità dei compiti degli alunni, onde comprendere con immediatezza se vi sia stata copia, dai compagni o dal web, con annessa funzione per condividere l’eventuale plagio con i genitori ed i dirigenti scolastici. In relazione ai presidi, infine, la messa a disposizione di una nuova dashboard su Data Studio consentirà loro di avere una panoramica delle classi attive, con annessa facoltà di attenzionare, in ciascuna di esse, il coinvolgimento nelle lezioni da parte di insegnanti e alunni. 

Su Google Meet, a Settembre arriva – come già su Zoom e Teams – la visualizzazione in forma di griglia 7 x 7 con annessa integrazione della lavagna Jamboard, con la quale gli studenti potranno collaborare e sulla quale potranno redigere le proprie idee in fase di brainstorming, mentre i docenti (a cui, entro fine anno, saranno forniti strumenti per aumentare il grado di coinvolgimento nelle lezioni a suon di sondaggi e domande/risposte) potranno servirsene per spiegare scrivendo o per interrogare aspettando che i discenti disegnino la loro risposta. In seguito, partendo da Ottobre, le conversazioni via Meet potranno essere scisse in sotto-gruppi di lavoro, e gli alunni avranno la facoltà di registrare le loro riunioni, caricandone il backup sul proprio account, dal quale poterle rivedere in caso di necessità. 

Infine, arriva a disposizione degli insegnanti anche Google Assignements, ovvero Google Compiti, che sarà loro d’aiuto per personalizzare (onde scongiurare che si possa copiare, favorendo l’originalità del risultato) i compititi da assegnare a casa, distribuendoli celermente nelle cartelle di GDrive degli studenti, con annessa semplificazione del processo di analisi e valutazione degli stessi. 

Continua a leggere su Fidelity News