Google Foto gioca a "nascondino" con la cartella Archivio. Ecco in che modo

Con un roll-out in corso di implementazione da qualche giorno. Google Foto ha preso a ribattezzare in Nascondi la vecchia cartella Archivio dalla quale, però, mutua la stessa funzione e collocazione.

Google Foto gioca a "nascondino" con la cartella Archivio. Ecco in che modo

Dopo quanto visto a Luglio ed Agosto, con la possibilità di ordinare le stampe su tela o fotografiche anche in Italia e alcune novità in salsa Chromebook (in merito ai Ricordi e a un editor potenziato per avvicinarsi a quello di più ben noti programmi ad hoc per PC), si torna a parlare del servizio di Mountain View noto come Google Foto, con una novità semplice, ma volta a far chiarezza, all’insegna di una perfetta corrispondenza tra denominazioni e azioni delle funzioni. 

Come noto, Google Foto aveva la cartella Archivio, che permetteva di nascondervi alcuni scatti sottraendoli al feed (anche se gli stessi continuavano ad apparire tra i risultati di Ricerca e negli Album), per far ordine nello stesso, ma anche – in ottica privacy – per sottrarsi all’imbarazzo dell’esporli a sguardi di terze parti; un caso tipico è quello del guardare assieme a una persona amica, per esempio, le foto delle ultime vacanze.

Ordunque, tale cartella ha conservato la stessa ragion d’essere, ma è stata ribattezzata giustamente in “Nascondi” (in inglese “Hide”) anche se, come all’epoca della vecchia denominazione, conserva la sua consueta collocazione nella Libreria.

Contestualmente, tale variazione ha investito financo le azioni che vedono coinvolta l’ora ribattezzata cartella Nascondi. Nello specifico, swippando verso l’alto su una foto, non c’è più il vecchio pulsante Archivia ma, ora, appare al suo posto il novello pulsante Nascondi che, logicamente, viene rappresentato con una differente icona: la vecchia effigie dell’archivio ha ceduto il passo alla più indicata rappresentazione dell’occhio barrato

Al momento, la novità in questione, data come in roll-out, coinvolge solo iOS, secondo un verosimile meccanismo di attivazione da server remoto: 9to5Google, infatti, ne rendiconta la comparsa nella release 6.1 della piattaforma per iOS, anche se alla redazione di HDblog non risulta presenta sull’unità di test, nella quale è installata la release 6.1.465656689. Nessuna segnalazione, invece, sembra riguardare ancora la versione web based della piattaforma, e quella Android based, che – ciò nondimeno – saranno sicuramente coinvolte dal maquillage in questione, seppur più avanti. 

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