Gmail: slide segrete rivelano come cambierà la posta elettronica di Big G

Nelle scorse ore, la condivisione online ad opera di un insider ha permesso di approcciare alcuni dei cambiamenti che Google avrebbe in serbo per il servizio Gmail, destinato sempre più a divenire un hub per svolgere attività differenti.

Gmail: slide segrete rivelano come cambierà la posta elettronica di Big G

Da qualche tempo, Google ha avviato un processo di integrazione di diversi suoi servizi (es. Meet) in Gmail, adibito alla gestione della posta elettronica: ora, con le crescenti esigenze dovute allo smart working, tale tendenza è destinata a essere incrementata, almeno secondo alcune slide ufficiali trapelate in rete.

Le slide in questione, preparate per l’appuntamento del 21 Luglio, dal titolo “Productivy & Collaboration“, nell’ambito dell’evento “Cloud Next ’20: OnAir” partito il 14 Luglio, mostrano diversi cambiamenti, lato mobile e web based, destinati a essere implementati su Gmail entro fine anno, sì da farne “la nostra nuova casa per il lavoro“. 

Innanzitutto, nell’app mobile di Gmail, a livello di interfaccia, verrà collocata una barra di navigazione in basso, con 4 schede: oltre a Mail, vi sarà Chat, che permetterà di accedere a delle sessioni di messaggistica istantanea con gli utenti rappresentati da avatar ed affiancati da un segnalatore di attività (online, offline, assente, occupato), Rooms (alla maniera della rivale Slacks) consentirà di avviare delle conversazioni collettive su specifici argomenti (potendone anche appuntare, per un pronto accesso, quelli più importanti), e Meet si occuperà delle videochiamate. 

Lato web, oltre ad avere le medesime voci, in una barra indice spostata sulla sinistra, una specifica aggiuntiva sarà rappresentata da una maggiore sinergia con G-Drive e Documents: in un’unica tab, senza dover passare da un servizio all’altro, l’utente potrà aprire un documento stoccato in remoto, e modificarlo, nel mentre a sinistra scorrerà una conversazione e, in un baloon picture-in-picture si svolgerà magari una videochiamata, all’insegna di un flusso convergente delle attività che ricorda non poco il fallito (tra il 2009 ed il 2010) esperimento Google Wave

Dalle slide, condivise dall’ingegnere del software @tahins (al secolo, Tahin Rahman), non è possibile desumere se la portata di tali novità riguarderà solamente gli utenti della G-Suite (quindi quelli paganti) o anche i detentori di account Google normali, e se, all’interno di un’interfaccia destinata a diventare più ricca, ma anche più caotica, sarà possibile disattivare/nascondere ciò di cui non si avrà bisogno.

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