Facebook, è noto, è costantemente sotto tiro, da parte di media e istituzioni, per la sua gestione dei dati personali, presto di nuovo al centro dell’attenzione allorquando sarà effettiva l’unificazione, confermata, dei servizi del social con Instagram e WhatsApp. Ciò ha causato, ultimamente, una notevole fuga degli utenti, per tamponare la quale i programmatori di Menlo Park si sono impegnati sia in test di rinnovamento, che in risoluzioni di redivive vulnerabilità.
Secondo una recente analisi condotta da Edison Research e rendicontata dal portale MarketPlace, Facebook starebbe pagando pegno ad anni di cattiva pubblicità, generata dalla continua scoperta di account falsi, e da vari scandali sulla privacy. In conseguenza di ciò, benché gli over 55 stiano sensibilmente aumentando, alcune fasce ambite dell’utenza – quelle dai 12 ai 34 e dai 35 ai 54 anni – starebbero progressivamente abbandonando la piattaforma del social in blu.
In compenso, a beneficiare dei più o meno giovani transfughi (15 milioni in meno, sul social network, rispetto a due anni prima, nei soli States), oltre a Snapchat, sarebbe un’altra app molto trendy basata sulle immagini, rappresentata proprio da quell’Instagram sempre parte del gruppo con sede a Menlo Park.
Forse anche in relazione al leggero calo menzionato, i tecnici di Menlo Park si sarebbero attivati, secondo il forum degli sviluppatori XDA, in un test condotto con occasionali attivazioni da server remoto, grazie al quale la versione Android di Facebook potrebbe ereditare un nuovo layout, molto somigliante a quello di recente varato per Messenger.
Nelle immagini apparse in Rete, le icone – più rotondeggianti – spiccherebbero di più visto che, rimossi gli elementi in blu, gran parte del layout dell’app sarebbe all’insegna del bianco. In termini più funzionali, invece, tra le schede di navigazione poste in basso sotto l’intestazione principale, sarebbero apparse le due nuove scorciatoie, relative alla gestione del profilo ed alla visualizzazione dei video di Watch.
Anche su Messenger, il team di Mark Zuckerberg è stato di recente attivo, a causa di una problematica segnalata dalla security house californiana Imperva: quest’ultima già a Novembre aveva notificato a Facebook un problema che, attraverso l’uso degli iFrame nei siti web visitati con Chrome, permetteva all’hacker di esporre e carpire i dati della vittima.
Ora, sanata la precedente falla, è stato scoperto che la stessa affliggeva anche Messenger e, in tal modo, nel caso la vittima fosse stata ancora connessa al social, i criminali avrebbero potuto scoprire con chi ci si era scambiati dei messaggi: onde tamponare il problema, visto che la prima soluzione (randomizzare gli elementi iFrame di Messenger) non aveva funzionato a dovere, si è pensato di rimuovere in toto tali elementi, facendo comunque presente che gli attacchi condotti lato browser sono un problema generale di internet, e non specifico di Messenger.