Claude, Orion e Llama: le ultime frontiere dell’intelligenza artificiale da Anthropic, OpenAI e Meta

Claude si rinnova con un potente strumento di analisi JavaScript, mentre OpenAI prepara Orion e Meta lancia le versioni compatte di Llama per dispositivi mobili: un'evoluzione che ridefinisce l'AI in ambito professionale e personale.

Claude, Orion e Llama: le ultime frontiere dell’intelligenza artificiale da Anthropic, OpenAI e Meta

L’intelligenza artificiale (AI) continua a progredire rapidamente, con nuovi strumenti e modelli avanzati introdotti dalle principali aziende tecnologiche. Tra le novità più recenti spiccano gli aggiornamenti di Claude, che ora supporta JavaScript per analisi più avanzate; OpenAI, che preannuncia un nuovo modello AI; e Meta, che ottimizza la propria AI Llama per l’utilizzo sui dispositivi mobili. Questi sviluppi non solo evidenziano la continua crescita dell’AI, ma anche l’espansione delle sue applicazioni in ambiti sempre più diversificati.

Claude e il nuovo strumento di analisi JavaScript 

Anthropic ha lanciato un’importante funzionalità per il suo modello Claude, rendendolo ora capace di gestire ed eseguire codice JavaScript. Questo strumento, attualmente disponibile in anteprima per tutti gli utenti della piattaforma Claude.ai, rappresenta un significativo passo avanti per l’analisi dei dati, in quanto permette di ottenere risultati matematicamente accurati e riproducibili. Ispirato al Code Interpreter di ChatGPT, che utilizza Python, il nuovo strumento di Claude sfrutta invece JavaScript e le capacità avanzate del modello Claude 3.5 Sonnet. 

L’integrazione di JavaScript offre un approccio strutturato e sistematico all’analisi dati, con la possibilità di eseguire elaborazioni articolate, creare visualizzazioni interattive e rendere il processo di analisi più accessibile per gli utenti. L’impatto di questa innovazione si estende a vari settori: team di marketing possono sfruttare lo strumento per migliorare le conversioni analizzando le interazioni dei clienti, mentre i team di vendita e finanza possono visualizzare dati di performance e creare dashboard che supportano le decisioni strategiche. Claude, inoltre, ha recentemente introdotto la funzione “computer use”, che consente di controllare dispositivi in modo autonomo, segnando un passo innovativo verso l’interazione diretta dell’AI con hardware esterni.

OpenAI e il misterioso progetto “Orion” 

OpenAI, uno dei principali attori nel campo dell’intelligenza artificiale, potrebbe lanciare il suo nuovo modello “Orion” entro la fine del 2024. Secondo indiscrezioni, questo nuovo modello sarà significativamente più potente rispetto ai precedenti, con un incremento prestazionale fino a 100 volte superiore rispetto a GPT-4. Tuttavia, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha sottolineato che molti dei rumor attuali sono infondati, definendo alcune informazioni come “fake news“. 

Nonostante queste smentite, l’attesa cresce, poiché Orion potrebbe aprire nuove opportunità sia per le aziende partner di OpenAI, che potranno accedere al modello in anteprima, sia per il pubblico più ampio in un secondo momento. L’azienda ha recentemente raccolto 6,6 miliardi di dollari in un round di finanziamento, destinati a sostenere una ristrutturazione societaria e a finanziare lo sviluppo di questo modello ambizioso. Alcuni indizi sul progetto Orion erano emersi in un post di Altman, che faceva riferimento alle costellazioni invernali, suggerendo un collegamento simbolico con il nome del progetto. Anche se resta in parte avvolto nel mistero, il rilascio di Orion potrebbe rappresentare un altro significativo passo avanti per l’intelligenza artificiale generativa.

Meta e le versioni compatte di Llama per dispositivi mobili 

Meta, da parte sua, ha presentato una versione compatta dei suoi modelli AI Llama, ottimizzata per funzionare su dispositivi mobili. Questa innovazione è il frutto di una collaborazione con Qualcomm e MediaTek, mirata a rendere l’intelligenza artificiale più accessibile anche su dispositivi con risorse limitate, come smartphone e tablet. Le nuove versioni compresse dei modelli Llama 3.2, rispettivamente da 1 miliardo e 3 miliardi di parametri, sono fino a quattro volte più veloci rispetto alle versioni precedenti e richiedono meno della metà della memoria. 

Meta ha testato i nuovi modelli su dispositivi Android come l’OnePlus 12 e il Galaxy S24+, confermando un’efficienza notevole e una riduzione significativa delle risorse necessarie. Per migliorare ulteriormente le prestazioni, Meta ha utilizzato due avanzati metodi di quantizzazione: il Quantization-Aware Training (QAT) con adattatori LoRA e SpinQuant. Grazie a queste tecniche, i modelli risultano altamente performanti e garantiscono una precisione elevata, anche operando in ambienti a bassa potenza come i dispositivi mobili.

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