Build 2022: da Microsoft in arrivo tante novità anche per Windows 11

Parte con i classici botti inaugurali la kermesse Build 2022 di Microsoft che, in attesa di altre sorprese, ha messo sul piatto quanto potrà rivoluzionar, e non poco, l'esperienza d'uso in Windows 11.

Build 2022: da Microsoft in arrivo tante novità anche per Windows 11

Al day one della kermesse Build 2022 organizzata da Microsoft (ancora digitalmente, come ormai dal 2020 causa pandemia), il colosso hi-tech di Redmond ha svelato diverse novità relative all’ecosistema Windows 11 con annesso coinvolgimento, diretto o indiretto, dell’utenza mainstream. 

Si parte dal sottosistema Android che, via AppStore di Amazon, entro fine anno permetterà di usare anche in Italia (oltre a Giappone, UK, Francia e Germania), le app Android su Windows. Tale layer, finalmente basato sulla versione Android 12.1 dell’AOSP (Android Open-Source Project) nota come Android 12L, migliorerà sotto vari aspetti l’integrazione con Windows, basti pensare a più sofisticate tecnologie di networking e agli affinamenti nella gestione delle notifiche.

Grazie alle Adaptive Cards, ora gli sviluppatori possono creare, come esperienze complementari per le app Win32 o PWA, dei widget di terze parti, sempre però relegati nella collocazione in basso a sinistra, sulla taskbar, a destra della lente di ricerca. Gli sviluppatori di terze parti, rimossa la relativa lista d’attesa, avranno maggior agio nel proporre le loro applicazioni Win32 nel Windows Store: proprio qui, grazie al Microsoft Advertising, costoro potranno realizzare e visualizzare delle campagne pubblicitarie per raggiungere il pubblico più idoneo al momento giusto.

Le app scaricate dal Windows Store si comporteranno come quelle degli smartphone dopo un ripristino di sistema: in tal modo, recandosi nella sezione Libreria dell’app market in oggetto dopo essersi loggati col proprio account, un prompt chiederà all’utente se intenda ripristinare (con annessi dati) le app prima installate, o procedere a selezionarne solo alcune da ricaricare. 

Molto interessanti sono alcuni aspetti all’insegna della sinergia: le applicazioni che creano a stoccano i contenuti sul cloud, secondo i desiderata di Microsoft, in futuro potrebbero essere in grado di visualizzare tale contenuto nelle più comuni finestre di dialogo per i file, o in ambienti familiari del sistema operativo (es. nell’Esplora file un tempo noto come Esplora Risorse), di modo che gli utenti siano aiutati nel reperire un particolare contenuto senza soluzione di continuità tra vari dispositivi. Anche la Ricerca di Windows beneficerà dell’integrazione, in particolare col Windows Store: in questo modo, cercando il nome di un’app (inclusa nel detto store) da Start, saranno inclusi i risultati più pertinenti dal Windows Store, con annessa possibilità d’installare direttamente da tale posizione quel che si era cercato.

Un particolare aggiornamento di Windows e del di lui browser Edge a base Chromium farà sì che le app PWA con quest’ultimo generate presenteranno notifiche più naturali nell’apposita sezione del sistema operativo, posto che recheranno solo il nome e l’icona della PWA, e non passeranno più per provenienti dal browser. Inoltre, tali PWA figureranno nel panel di condivisione di Windows e saranno in grado di essere associate per default all’apertura di alcuni tipi di file

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