È passato pochissimo tempo da quando, qualche settimana fa, Google ha presentato, un po’ a sorpresa sui tempi previsti, il nuovo sistema operativo mobile Android Pie 9.0, mettendo così a tacere la ridda di voci sul dolce che, questa volta, avrebbe ispirato il nuovo robottino verde destinato a smartphone e tablet non iOS.
A stretto giro da tale evento, Google ha annunciato anche la corrispondente versione “Go Edition” del nuovo Android Pie, con diverse peculiarità in dote, sempre destinata ai device datati, a quelli poco dotati prestazionalmente, o a quelli in auge nei paesi in via di sviluppo.
Android Pie 9.0 Go Edition, con la versione base, condividerà una particolare attenzione alla sicurezza, esplicitata nell’adozione di un boot di tipo verificato. Per il resto. però, peserà molto meno rispetto all’originale, grazie ad una “dieta” che ha consentito ai programmatori di alleggerirlo di ben 500 MB, quindi destinabili alle app od ai file degli utenti.
L’avvio del device supportato sarà più celere, grazie ad Android Pie 9.0 Go Edition che, tra le altre cose, ne incrementerà anche le comuni prestazioni: trattandosi quasi sempre di dispositivi poco generosi quanto ad ammontare delle batterie ivi incluse, Android Pie 9.0 Go Edition implementerà anche un pannello di controllo ad hoc, ovvero una dashboard, con cui visionare e monitorare i consumi energetici delle varie app e servizi integrati, ovviamente in versione “Go”.
Secondo quanto dichiarato dall’azienda di Mountain View, occorrerà attendere il venturo autunno del 2018 perché arrivino in distribuzione i primi smartphone dotati di Android Pie 9.0 Go Edition: quello che, ad oggi, resta insoluto è il dilemma di quanti siano in possesso di dispositivi animati dalla prima versione di Android Go, basata sul sistema operativo precedente (Android Oreo 8.1). Anche costoro beneficeranno del nuovo Android “lite”, magari tramite un aggiornamento del firmware via OTA?