L’Italia intensifica le misure di sicurezza contro il Fentanyl

Il Ministero della Salute, attraverso la Direzione Generale della Prevenzione, ha elevato l'allerta per l'oppiaceo sintetico al livello 3, a causa delle sue conseguenze negli Stati Uniti, dove causa il decesso di 180 persone al giorno, prevalentemente giovani.

L’Italia intensifica le misure di sicurezza contro il Fentanyl

L’alert riguardante il Fentanyl ha raggiunto anche l’Italia, portando a un rafforzamento delle precauzioni intorno ai farmaci contenenti questo potente oppiaceo sintetico, il quale è responsabile di un numero crescente di decessi negli Stati Uniti, colpendo in particolare le fasce più giovani della popolazione.

Di recente, una comunicazione emessa dalla Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute ha marcato un incremento significativo nel livello di vigilanza, portandolo al grado 3, cioè, il massimo possibile. Questa decisione segue la constatazione della pericolosità crescente del Fentanyl, un analgesico estremamente potente che, utilizzato impropriamente, sta provocando una vera e propria crisi sanitaria oltre oceano, con un bilancio di 180 deceduti ogni giorno.

Il triste bilancio negli Stati Uniti: 180 decessi quotidiani

Attualmente, si ritiene che la diffusione del Fentanyl al di fuori dell’ambito sanitario rimanga limitata. Nei numerosi laboratori dislocati sul territorio nazionale, verranno implementati specifici protocolli, accompagnati da un programma di formazione per il personale. Negli Stati Uniti, dove l’uso del Fentanyl ha scatenato un’emergenza sanitaria, si è evidenziato che anche semplici contatti con la sostanza hanno provocato reazioni cutanee.

Questo oppioide sintetico è responsabile del decesso di oltre 180 persone al giorno nel paese. Uno studio recente dell’Università della California, pubblicato sulla rivista “Addiction”, mostra che il numero i decessi per overdose negli USA che coinvolgono sia il Fentanyl che sostanze stimolanti è cresciuto esponenzialmente, superando le 50 volte l’incremento tra il 2010 e il 2021.

Joseph Friedman, l’autore principale dello studio, indica che il Fentanyl ha innescato una crisi legata all’uso di più sostanze, con individui che lo combinano con altre sostanze stupefacenti, in particolare gli stimolanti. Questa combinazione può rendere inefficace il naloxone, comunemente usato come antidoto per le overdose da oppioidi, complicando ulteriormente gli sforzi di risposta alle emergenze. Secondo le informazioni fornite dalla Direzione centrale per i servizi antidroga, il Fentanyl è un analgesico estremamente potente, la cui efficacia supera di almeno 80 volte quella della morfina.

La sua struttura chimica, insieme a quella dei suoi composti derivati, è oggetto di stretta sorveglianza a livello internazionale, inclusi quei derivati non farmaceutici ad alta potenza come il 3-metilFentanyl, che vengono prodotti illegalmente e commercializzati. Il Fentanyl, oltre al suo effetto analgesico, induce sensazioni di torpore e euforia, sebbene quest’ultima sia meno intensa rispetto a quella provocata dall’eroina o dalla morfina. L’uso continuato di questa sostanza porta rapidamente alla dipendenza.

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