L’aspirina potrebbe aiutare a contrastare la depressione

Una ricerca a lungo termine ha evidenziato come i principi antinfiammatori dell'aspirina potrebbero contrastare con efficacia la depressione. Lo dimostra uno studio iniziato a Bristol negli anni '90 e continuato fino alla maggiore età dei soggetti

L’aspirina potrebbe aiutare a contrastare la depressione

Da uno studio dell’Università di Cambridge pubblicato su Jama Psychiatry è stato accertato che un’aspirina può combattere la depressione. Secondo i ricercatori che hanno eseguito la ricerca è infatti possibile curare il male oscuro con l’aspirina, che appartiene alla categoria di farmaci anti-infiammatori non steroidei: elementi come l’acido acetilsalicilico e l’ibuprofene forniscono un’alternativa ai pazienti rispetto alle terapie dove dominano gli antidepressivi. Lo studio ha preso come punto di riferimento la presenza di depressione nei soggetti affetti da elevati livelli di infiammazione a lungo termine.

La notizia pubblicata sul Daily Mirror ha specificato che gli scienziati hanno coinvolto nella ricerca 4.500 bambini nati a Bristol negli anni ’90. Poi hanno  prelevato campioni di sangue quando già i ragazzi avevano 9 anni in maniera da poter controllare i livelli d’infiammazione attraverso il test dell’interleuchina-6, una proteina che viene rilasciata dall’organismo dopo un’infezione.

La ricerca è continuata con l’osservazione dei ragazzi  nei nove anni successivi, quindi fino a 18 anni, ed ha verificato se nel frattempo nei soggetti c’erano stati episodi di depressione. La scoperta ha dato loro ragione: infatti, i ragazzi che avevano alti livelli d’infiammazione a nove anni hanno avuto maggiori possibilità di cadere in depressione una volta raggiunta la maggiore età.

Ecco il parere di Golam Khandaker, il neuroscienziato autore dello studio, che ha esposto questo concetto riguardo all’esito della ricerca: “il nostro sistema immunitario si comporta come un termostato: ha valori bassi per la maggior parte del tempo, ma si alza quando c’è un’infezione. Poi però in alcune persone il termostato è sempre impostato leggermente più in alto comportandosi come se fosse in atto una infezione persistente di basso livello. Queste persone sembrano essere a più alto rischio di sviluppare la depressione”.

Ed ecco che qui subentra l’aspirina, che con i suoi principi antiinfiammatori acquista nuova vita e viene proposta come alternativa ai farmaci antidepressivi, oltre ad essere stata protagonista di recenti scoperte per curare il cancro.

Continua a leggere su Fidelity News