Guardi troppo lo smartphone? Diverrai impulsivo e depresso!

Secondo diversi studi, vi sarebbe una correlazione tra la postura china che si assume nel guardare uno smartphone (o un tablet...) e la produzione di ormoni che porta all'impulsività e, nei casi più gravi, anche alla depressione. Ecco i migliori rimedi ad hoc.

Guardi troppo lo smartphone? Diverrai impulsivo e depresso!

E’ innegabile che l’arrivo dei device mobili nel panorama dei supporti tecnologici abbia cambiato di molto il nostro modo di lavorare e lo abbia migliorato, aprendo nuove strade e nuove possibilità. Tuttavia, la diffusione di questi dispositivi è stata davvero rapidissima e, quindi, è lecito chiedersi che ricaduta possano aver avuto su di noi i moderni smartphone, talet e compagnia bella.

In un’intervista del 2012, la psicologa Amy Cuddy ha sostenuto che vi fosse una correlazione tra la postura che si assume e la produzione degli ormoni. Tale asserzione è stata confermata dal professore di educazione sanitaria, alla San Francisco State University, Erik Quarz secondo il quale la postura ripiegata che assumiamo quando guardiamo uno smartphone, uno smartwatch, un tablet, o un computer da seduti, può comportare l’aumento del cortisolo e, negli uomini, anche la diminuzione del testosterone.

Il cortisolo è prodotto dalla ghiandola surrenale come risposta a condizioni di stress e porta a risposte rapide, spesso impulsive: in epoca primitiva, è grazie a tale ormone se abbiamo salvato la pellaccia dalle bestie feroci dell’epoca. Certo, del cortisolo aumentato a gogò nel sangue oggi, a causa del continuo inclinare il capo, proprio bene non fa. Se siete uomini, poi, si registra anche la diminuzione del testosterone, cosa che porta alla depressione (qualcuno, comunque, la cura con la realtà virtuale) e, quindi, a rievocare con maggior frequenza ricordi grigi e tristi.

D’altro canto, i ricercatori Peper e Cuddy, nel 2013, hanno riscontrato che una posizione eretta porta a maggiore fiducia in sé: lo si è capito chiedendo a degli studenti di guardare device dalla diversa diagonale dello schermo. Quelli che avevano avuto a che fare con i tablet che costringevano a ingobbirsi di meno, risultavano più decisi nel chiedere di uscire dal laboratorio alla fine del test.

Risultato? Stare a deambulare o seduti chini sui display dei device portatili non fa bene ma è un qualcosa che si può correggere. Se utilizzate un tablet, un lettore mp3, uno smartphone, impararate ad posizionarlo ad altezza occhi: sembrerà innaturale all’inizio ma porterà benefici. Nel caso abbiate fatto una lunga telefonata, poi stiracchiatevi ponendo la mano dietro la nuca, spostando il gomito all’indietro e guardando verso l’alto. Sì, come quando vi svegliate la mattina.

Infine, mettete un promemoria sullo smartphone che vi ricordi, di tanto in tanto, di correggere la postura assumendone una più eretta. E’ tutta salute!

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