Depressione, ora si cura con la realtà virtuale

Nuova frontiera nella lotta alla depressione: i medici spagnoli ed inglesi hanno messo a punto una nuova tecnica per aiutare chi ne è affetto ad uscirne grazie alla realtà virtuale.

Depressione, ora si cura con la realtà virtuale

La depressione è un male terribile, una patologia silenziosa e potenzialmente letale che s’insinua subdolamente in chi ne è affetto, alterandone negativamente i processi cognitivi e distorcendo la percezione della realtà circostante con orribili presagi nefasti.

Non di rado, la depressione – benché non affligga direttamente i processi organici – può portare alla morte: si tratta infatti di una delle patologie che fanno riscontrare il più alto tasso di suicidi. Ed anche quando si resiste alla tentazione di farla finita, l’impatto psicofisico di questa malattia può essere devastante.

La cosa peggiore però, rimane il fatto che la depressione sia una patologia mentale, che non può essere curata direttamente con i farmaci, ma necessita invece di tempi riabilitativi di norma piuttosto lunghi, e di un notevole sforzo da parte del paziente affinché riesca da sé a riprendere in mano le redini della propria vita.

Gli psicofarmaci possono infatti agevolare la terapia, ma non rappresentano una soluzione plausibile a lungo termine. Per questa ragione la ricerca in ambito medico riguardante la cura della depressione, si sviluppa spesso lungo canali alternativi, sondando qualsivoglia possibilità possa garantire a chi ne è affetto un recupero più veloce.

L’ultima frontiera della lotta a questo male oscuro è l’utilizzo della realtà virtuale. L’idea è stata partorita dai ricercatori dello University College di Londra e da quelli della ICREA-University di Barcelona, i quali hanno ideato una nuova, rivoluzionaria terapia per riuscire a guarire chi è patologicamente depresso. Nella fattispecie, la terapia consiste nel consolare un bambino virtuale mediante un avatar di sé stessi.

I risultati di questo trattamento sono stati pubblicati sulla rivista British Journal of Psychiatry, ed hanno dato esiti altamente positivi: utilizzare la realtà virtuale per curare la depressione ha fatto sì che i soggetti trattati diventassero in breve tempo meno critici. In poche parole, la virtualità può aiutare a ridurre la gravità del quadro sintomatologico.

Il professor Chris Brewin, scienziato a capo della ricerca, ha spiegato che: “Le persone che combattono conttro ansia e depressione possono essere eccessivamente autocritiche quando le cose non vanno per il verso giusto nelle loro vite. […] In questo studio, confortando un bambino ed ascoltando le sue reazioni, i pazienti sono portati in maniera indiretta a dare compassione anche a sé stessi“.

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