Ecco perchè il cibo spazzatura crea dipendenza

In America viene denominato "junk food", ma noi italiani preferiamo utilizzare il caro vecchio termine "cibo spazzatura". La lista dei cibi incriminati è lunga, ma ad amarli non sono soltanto i giovani: il junk food è molto gradito da tutte le generazioni

Ecco perchè il cibo spazzatura crea dipendenza

Pizza, cheeseburger, patatine, cioccolato e snack sono gli indiziati principali e si punta il dito contro di loro. Ma esiste veramente una relazione fra cibo spazzatura e assuefazione?

Da un esperimento condotto in un istituto di ricerca della Florida (lo Scripp Research Institute di Jupiter) si è evinto che il cibo spazzatura viene recepito dall’organismo come una vera e propria droga, paragonabile alla nicotica e all’eroina.

Lo studio è stato condotto su dei topi, i quali hanno manifestato una reale assuefazione dal cibo spazzatura poichè quest’ultimo gli ha trasmesso un vero e proprio appagamento, un piacere indotto dal cibo che influendo a livello neuronale è molto similare alla dipendenza da alcool, fumo o droga.

In laboratorio i ricercatori hanno potuto appurare che gli alimenti addizionati con zuccheri, grassi e/o sale vanno ad agire sui recettori della dopamina (un neurotrasmettitore che nel nostro organismo svolge ruoli di primaria importanza a livello cerebrale) nel medesimo meccanismo che avviene quando si assumono le droghe. Pertanto mangiando costantemente hamburger, patatine fritte, snack o cioccolata si sviluppa una sorta di assuefazione determinata dalla stimolazione dei recettori del sopracitato ormone.

Quando viene bruscamente interrotta l’assunzione di cibo spazzatura e si opta per un brusco regime dietetico privo di zuccheri e grassi, si innesca in automatico un meccanismo di dipendenza poichè i recettori della dopamina non vengono più stimolati. Ma non è finita qui. E’ stato inoltre dimostrato che assumendo junk food (e quindi grassi nocivi), oltre a sviluppare una forma di assuefazione, il nostro cervello tende ad invecchiare con più velocità.

I suddetti grassi nocivi, ovvero i grassi idrogenati e raffinati a livello industriale, se mangiati eccessivamente e costantemente possono provocare la degenerazione dei neuroni, causando perdite di memoria e, nel peggiore dei casi, favorendo malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer. Alla luce di questi risultati scientifici sarebbe pertanto opportuno farne un consumo sporadico e non abusarne quotidianamente, per non incappare in problemi di salute futuri non indifferenti.

A tal proposito. è stata recentemente lanciata anche una campagna contro il cibo spazzatura assunto durante la gravidanza e l’allattamento.

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