Ebola: guarire dipende dai geni. Uno studio lo conferma

Sarebbero i geni a decidere se un organismo può guarire dall'infiammazione da Ebola o meno. A stabilirlo uno studio americano in merito, che ha eseguito dei test su alcuni topi

Ebola: guarire dipende dai geni. Uno studio lo conferma

Guarire o morire a causa dell’Ebola dipende dai nostri geni. A stabilirlo uno studio di ricerca.

I ricercatori dell’università di Washington, insieme al National Institutes of Health e all’ateneo della Carolina del Nord, hanno dichiarato che in realtà sono i geni del nostro corpo a sancire se è possibile guarire dall’Ebola oppure no.

Una notizia molto importante, che in momento in cui la diffusione dell’Ebola e le sue conseguenze stanno tenendo con il fiato sospeso il mondo intero, appare ancora più significativa.

Lo studio

I ricercatori hanno utilizzato dei topi geneticamente modificati così da riprodurre i principali sintomi dell’ebola dell’uomo. In questo modo i ricercatori hanno evidenziato il modo in cui l’organismo reagisce al virus e come questo sia legato ai geni dell’organismo.

I topi, subito dopo essere stati contagiati, hanno subito iniziato a perdere peso, ma al 19% non è successo assolutamente nulla e sono tornati in perfetta forma in poche settimane. L’11% ha resistito parzialmente e solo la metà di loro è poi porto.

Nel 70% dei topi oggetto di questo studio la mortalità ha superato il 50%. Il 34% ha avuto problemi di coagulazione del sangue, uno dei sintomi tipici dell’Ebola, e il 19% ha avuto un’infiammazione al fegato, senza altri tipi di sintomi legati a questa infezione.

Le conclusioni

Le conclusioni che hanno tratto i ricercatori sono che quando il virus ebola manda in tilt i geni legati all’infiammazione dei vasi sanguigni e alla morta cellulare, la malattia si sviluppa in maniera grave e in molti casi letali. Di contro, invece, coloro in cui i geni relativi alla riparazione dei vasi sanguigno e alla produzione dei globuli bianchi sono particolarmente attivi, riescono a sconfiggere l’infezione ed a guarire completamente.

Una scoperta importante, quindi, che potrebbe dare risposte e dati importanti nella lotta all’infezione da Ebola, che sta attanagliando il mondo intero. “Speriamo che questi risultati possano essere applicati in tempi rapidi alla ricerca di terapie e vaccini” ha dichiarato Michael Katze, del Katze Laboratory dell’università di Washington, che ha collaborato a questo studio.

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