In questi ultimi mesi il virus Ebola ha creato parecchio allarmismo e tensioni nel nostro paese per il timore di un possibile contagio imminente. L’epidemia, infatti, si è diffusa nell’Africa occidentale, ed in particolare in Guinea, dove il numero delle vittime accertato è già di 129 ed altre 13 si sono registrate in Liberia. In realtà, però, molte paure potrebbero essere sconfitte semplicemente conoscendo meglio l’argomento, ovvero quali sono i sintomi del virus Ebola e le modalità di trasmissione.
Cos’è l’Ebola
L’ebola è un virus, che causa febbre emorragica, che può condurre alla morte gli uomini ed altri primati, come scimmie, scimpanzé e gorilla. Il virus è stato scoperto per la prima volta in Congo, in Africa, nel 1976 ed appartiene alla famiglia delle Filoviridae. Si tratta di un virus molto infettivo con un tasso di mortalità di circa il 68% di coloro che lo hanno contratto.
Da dove proviene
A veicolare il virus ebola sono le volpi volanti, una tipologia di pipistrelli, che risiede nella foresta tropicale e che è immune da questo tipo di virus. Con molta probabilità il contagio è iniziato dalle scimmie, che lo avrebbero contratto dalle volpi volanti, per passare poi ad altri animali di cui si ciba l’uomo, che in questo modo ha iniziato a contrarre il virus ebola.
Come si trasmette
La trasmissione del virus ebola avviene attraverso i fluidi corporei come muco, saliva, sangue, lacrime e attraverso i rapporti sessuali. Vediamo, nello specifico, come si può trasmettere dagli animali all’uomo o da persona a persona.
- Dagli animali all’uomo. La trasmissione può avvenire attraverso la macellazione o il consumo di animali infetti oppure tramite il contatto con feci o urine di animali infetti dal virus.
- Da persona a persona. Il contagio avviene attraverso il contatto con il sangue o le secrezioni salivari e le mucose di una persona infetta . Anche l’esposizione ad oggetti contaminati dalle secrezioni infette può costituire una minaccia.
Per questo motivo il virus si diffonde velocemente durante i focolai, ovvero delle piccole epidemie, e può facilmente espandersi anche ai presidi sanitari, come cliniche ed ospedali, se il personale non utilizza le adeguate precauzioni per proteggersi dalla contaminazione del virus. In Africa, in particolare, anche i centri medici hanno una grave carenza di attrezzature, tanto che medici ed infermieri sono costretti a riutilizzare aghi e siringhe più volte, il che ha contribuito alla diffusione del virus.
Quali sono i sintomi
I sintomi causati dal virus Ebola sono febbre alta, febbri emorragiche, dolori muscolari, emorragie interne ed esterne e problemi seri al sistema nervoso centrale. Altri sintomi meno diffusi sono rash cutaneo, singhiozzo, tosse, occhi rossi e congiuntivite, dolore toracico e difficoltà a respirare e a deglutire, mal di gola, perdita di peso e sanguinamenti vari. Il tempo di incubazione del virus ebola è di circa 7- 10 giorni, ma può variare da 2 a 21. L’intervallo medio, invece, tra la comparsa dei sintomi e il decesso va dai 3 ai 21 giorni, 10 in media.
Perché è così letale
Il virus ebola risulta così letale perché va a colpire la capacità del nostro sistema immunitario di difendersi da un’infezione. I ricercatori, però, non hanno ancora capito quale sia la motivazione per cui alcuni pazienti riescono comunque a resistere al virus ed a sopravvivere, sebbene con un recupero lento. Il virus ebola, infatti, rimane in corpo per diverse settimane e in questo margine di tempo i pazienti possono accusare debolezza, stanchezza, mal di testa, cambiamenti sensoriali, perdita dei capelli ed infiammazioni ad occhi e testicoli.
Diagnosi
Diagnosticare il virus Ebola in tempi precoci è molto difficile, dal momento che i primi sintomi che si manifestano sono solitamente occhi rossi e rash cutaneo, comuni a moltissime altre patologie. Alcuni test di laboratorio, come lo studio degli anticorpi IgM e IgG ed il Test ELISA (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay) possono rilevare la presenza di questo virus nel sangue del paziente.
Cura e terapia
Al momento non esistono cure o vaccini per limitare o impedire la diffusione del Virus Ebola. Nel momento in cui viene diagnosticata l’infezione non si può far altro che somministrare liquidi in flebo, ossigenare bene il sangue ricorrendo eventualmente a trasfusioni e trattare eventuali infezioni causate dal virus ebola. È comunque importante iniziare tempestivamente queste cure, che anche se non specifiche possono aiutare il sistema immunitario a rispondere all’infezione.
Prevenzione
Dal momento che non esiste alcun tipo di vaccinazione contro il virus ebola, è importantissima la prevenzione del contagio. Può risultare particolarmente efficace:
- Evitare di recarsi in zone in cui sono stati già accertati casi di virus ebola
- Lavarsi spesso le mani, utilizzando disinfettanti o prodotti a base di alcol almeno al 60%
- Evitare di consumare animali selvatici in paesi non ben sviluppati
- Evitare il contatto con persone già infette
- Non entrare in contatto con i resti di pazienti deceduti a causa del virus Ebola.
Al momento sono in fase di test altre cure sperimentali, ma la loro efficacia non è stata ancora dimostrata.