In occasione della Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’autismo, celebrata lo scorso 2 aprile, Ana María Ríos de Isaac, psichiatra del Medical Centre di Caracas, ha sottolineato la fondamentale importanza di una diagnosi precoce di questa disturbo che è quattro volte più frequente nei bambini maschi; nelle bimbe è, però, presente un maggiore deterioramento delle funzioni intellettuali.
Secondo le informazioni fornite dalla Fondazione Autism Aloud, questo disturbo “ha un’incidenza di uno su 110 nascite in tutto il mondo”.
“Sono stati fatti molti studi sull’autismo. Ma tuttavia ancora non ci sono certezze circa le cause che la scatenano questa patologia” ha detto la dottoressa che ha spiegato che le sue origini vengono associate a fattori neurobiologici, familiari e genetici.
Ana María Ríos de Isaac, inoltre, ha sottolineato che esiste una elevata incidenza del disturbo tra i fratelli, in particolar modo se di tratta di gemelli identici. “Si stima che il rischio sia compreso tra il 2 e il 10 per cento, arrivando fino a un 18,7%, dato che avalla la teoria della rilevanza genetica in tema di autismo“.
Secondo la specialista, tra i fattori di rischio associati alla sua comparsa sono comprese le nascite premature estreme, con meno di 26 settimane di gestazione; gravidanze in età avanzata sia della madre che del padre; avere parenti che hanno difficoltà di linguaggio e di apprendimento, incapacità nelle abilità sociali, disturbi dell’umore e di ansia.
“Le persone con autismo hanno poca o nessuna interazione sociale, problemi di comunicazione verbale e non verbale, comportamenti ripetitivi e limitazione dei loro interessi“, ha aggiunto.
La psichiatra del CMC ritiene che l’autismo faccia la sua comparsa in età precoce. Raccomanda, pertanto, ai genitori o parenti di prestare molta attenzione a qualsiasi segnale di allerta che possa presentarsi nel bambino. “Come in molte altre alterazioni fisiche, se la diagnosi è precoce e con cure immediate, la terapia fornirà risultati migliori”. Ha avvertito che il disturbo dovrebbe essere diagnosticato e trattata da una equipe multidisciplinare e specializzata, che tra gli altri deve comprende lo psichiatra, neurologo, psicologo e logopedista.
Facendo riferimento alla consapevolezza, ha ritenuto che il medico deve indicare un trattamento appropriato, basato su prove scientifiche. Ha inoltre posto molta enfasi sull’importanza di una educazione strutturata e della terapia comportamentale.