Riguardo all’AIDS si è detto molto, ma si conosce ancora poco. Che un malato di AIDS possa concepire figli sani, ad esempio, è comunemente considerata una cosa impossibile, e quando accade si grida al miracolo. In realtà, molto più semplicemente, l’inspiegabile risiede nei progressi fatti dalla medicina per comprendere le dinamiche di una malattia ancora tutta da scoprire. Andrew Pulsipher, 33enne americano affetto da HIV, rappresenta uno dei maggiori risultati conseguiti dalla sperimentazione, uno dei maggiori vanti per i ricercatori di tutto il mondo impegnati nella lotta all’AIDS.
Andrew è sieropositivo sin dalla nascita, a causa dei suoi genitori, entrambi sieropositivi, i quali gli hanno trasmesso il virus. Ma lui non si è mai rassegnato ad una vita all’insegna dell’isolamento, ed ha avuto la fortuna di conoscere Victoria, una donna straordinaria, che ha compiuto un gesto di indicibile coraggio: quando lui 10 anni fa le ha rivelato della sua malattia, ai tempi del college, lei ha candidamente affermato quanto ciò non fosse un problema. Victoria era innamorata, e non l’avrebbe abbandonato a causa della sua positività all’HIV.
Così la coppia ha intrapreso una relazione duratura, dalla quale sono scaturiti tre bambini, tutti negativi al test dell’HIV. Ed anche la stessa Victoria non ha mai contratto il virus, nonostante la convivenza decennale con Andrew. Come ciò sia stato possibile, è presto spiegato: la coppia ha fatto ricorso alla fecondazione assistita ed alla diagnosi preimpianto, e ciò ha permesso ad Andrew e Victoria di rimanere una famiglia unita, e di non trasmettere ai piccoli il virus dell’HIV. A raccontare questa storia è stato lo stesso protagonista attraverso Facebook.
“Si può vivere una vita normale con l’HIV-ha infatti spiegato Andrew Pulsipher-seguendo le terapie e tenendo la malattia sotto controllo. Io ne sono la prova. Voglio educare le persone a non pensare al solo fatto di avere la malattia, ma a come poter vivere una vita normale con l’HIV. Spero che una foto come questa possa dimostrare a migliaia di persone che è ancora possibile avere una famiglia”.
La foto a cui Andrew allude, è quella postata sul social network, che ritrae l’intero nucleo familiare Pulsipher ognuno con un cartello in mano: HIV+ (HIV positivo) per lui, HIV- (HIV negativo) per la moglie ed i tre figli. Sotto, la didascalia: “Avere una famiglia NEGATIVA può essere la cosa più POSITIVA nella tua vita”. I pregiudizi riguardo all’AIDS e nei confronti di chi è sieropositivo sono ancora molto radicati nella nostra società, al punto che lo scorso 6 Maggio era arrivato l’annuncio di una rivista tedesca che avrebbe stampato un’intera edizione mischiando l’inchiostro al sangue di donatori sieropositivi, per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a questo scottante problema.