Zaia, il governatore che piace, non vuole "la gloria"

Il Veneto, grazie alle disposizioni del presidente Zaia, è stata la Regione che pur colpita dal Coronavirus ha saputo difendersi con strategie precise. Tutti battono le mani al governatore, ma lui non ne vuol sapere.

Zaia, il governatore che piace, non vuole "la gloria"

Astro nascente? È un’ossessione, stiamo parlando di sondaggi fatti in un momento particolare. Non me ne frega niente“. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha risposto con estremo distacco ai giornalisti che gli hanno messo sul piatto alcune voci ipotetiche di un impegno politico nazionale.

A promuovere a voce alta il governatore veneto è stato un articolo del quotidiano economico britannico Financial Times di ieri, che già nel titolo chiariva al lettore il contenuto: “L’astro nascente di Venezia offusca Salvini“, titolo sostenuto da alcuni sondaggi, come quello del politologo dell’università Luiss Roberto D’Alimonte e uno studio, pubblicato su Repubblica, di Ilvo Diamanti.

In tutti e due i casi l’apprezzamento di Zaia in questo tempo sale o addirittura supera il 50%, tant’è vero che alcuni giornali lo hanno definito “mr 80%” o “il Doge“. Matteo Salvini, secondo questi sondaggi, viene messo in ombra da Luca Zaia.

Zaia, sempre rispondendo ai giornalisti, ha messo mano all’obiettività della situazione, la quale dimostra “che nella classifica sono in testa tutti quelli che si sono occupati di Coronavirus, da Conte in giù”. La politica, secondo il governato del Veneto, non cammina seguendo il Coronavirus, ma fa un percorso diverso e per questo afferma: “Non sono minimamente interessato, lasciatemi fuori da queste manfrine“.  

Niente chiacchiere, dunque, su questo argomento: Zaia, come tutti gli altri, da Giuseppe Conte in giù, ha fatto solo il suo dovere senza avere in mente secondi fini, come quello di una ascesa politica da alcuni ipotizzata.

L’ultima battuta del governatore veneto, Luca Zaia, è una citazione di Sallustio, il quale affermava “che il sentimento che viene dopo la gloria è l’invidia”: la regione da governare è complessa e non c’è tempo da perdere con distrazioni, ha detto il governatore. Poi ha scherzato su una citazione sbagliata di qualche settimana fa: “Stavolta è vero, non è Eracleonte da Gela“.

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