Pescara: Un caso che tocca il cuore del dibattito politico nazionale e coinvolge direttamente anche l’Abruzzo. È quello relativo ai vitalizi degli ex parlamentari, al centro di un braccio di ferro che dura ormai da anni. La questione è tornata d’attualità in questi giorni, con l’attesa sentenza del Collegio d’Appello della Camera dei Deputati, chiamato a pronunciarsi sui ricorsi presentati contro il taglio deciso nel 2018 da Montecitorio. Allora, sotto la guida dell’ex presidente Roberto Fico, fu approvata una delibera che rimodulava le pensioni parlamentari secondo il metodo contributivo, riducendo sensibilmente l’importo per molti ex deputati.
Tra i 1.311 ricorrenti figurano ben 14 ex onorevoli abruzzesi, una vera e propria “squadra” che, idealmente, potrebbe scendere in campo per una partita di calcio, con tanto di riserve in panchina. La posta in palio, però, è ben più alta di una semplice sfida sportiva: si tratta del ripristino dei vitalizi originari, in alcuni casi dal valore considerevole. Il Collegio d’Appello, composto da cinque deputati con funzioni giurisdizionali, dovrà ora esaminare caso per caso e valutare la legittimità dei tagli.
A differenza dell’organo politico che deliberò la riduzione, questa struttura interna alla Camera ha un ruolo prettamente tecnico e giudiziario. La decisione finale, attesa nei prossimi giorni, potrebbe ribaltare l’impostazione del 2018 e aprire a un ritorno al passato, con pesanti ricadute anche sul bilancio della Camera. In Abruzzo il caso ha già acceso il dibattito, tra chi considera i vitalizi un privilegio ormai anacronistico e chi invece li ritiene un diritto acquisito.
Intanto, i riflettori restano puntati sul verdetto di Montecitorio, che potrebbe avere conseguenze significative anche per gli ex rappresentanti politici della nostra regione. Nel frattempo, cresce l’attesa per la decisione finale, che potrebbe avere un impatto economico rilevante non solo per gli ex deputati, ma anche per le casse pubbliche. In Abruzzo, come altrove, la vicenda riaccende il confronto fra chi ritiene giusto rivedere i trattamenti privilegiati dei politici del passato e chi, invece, difende il principio della certezza del diritto.
La questione resta aperta, e nei prossimi giorni si saprà se i ricorsi degli ex deputati abruzzesi così come quelli degli altri colleghi a livello nazionale avranno successo o se il taglio ai vitalizi resterà in vigore. Una decisione che potrebbe fare giurisprudenza e che, comunque vada, riporterà al centro della scena pubblica il tema dei costi della politica.