Verona, consigliere della Lega propone la revoca della cittadinanza onoraria a Saviano

Nel 2008 Verona ha conferito a Roberto Saviano la cittadinanza onoraria come simbolo di sostegno e solidarietà per le battaglie che affronta. Consigliere della Lega ne chiede la revoca.

Verona, consigliere della Lega propone la revoca della cittadinanza onoraria a Saviano

Continuano le lotte tra il partito del ministro dell’Interno Matteo Salvini e lo scrittore Roberto Saviano. Questa volta a far parlare di sé non è il leader del partito, ma il consigliere comunale leghista di Verona, Alberto Zelger, che ha presentato una mozione ufficiale in consiglio comunale per revocare la cittadinanza onoraria conferita a Saviano nel lontano 2008.

La discussa cittadinanza onoraria è stata conferita a Roberto Saviano nel 2008, dopo essere stata votata una delibera dallo stesso consiglio comunale che ha visto 25 voti a favore e due astenuti. A proporre questa idea è stato il sindaco di allora, Flavio Tosi, insieme al presidente del consiglio comunale Pieralfonso Fratta Pasini, che hanno voluto conferire questa cittadinanza onoraria per dimostrare il sostegno e la solidarietà di Verona nei confronti dello scrittore, ricordandogli che non è solo nella battaglia che ogni giorno compie.

A distanza di ormai 12 anni, Alberto Zelger chiede la revoca di questa cittadinanza spiegando le motivazioni che lo hanno spinto a compiere questa mozione. Secondo Zelger infatti, Saviano non ha mai ringraziato il comune di Verona per questo riconoscimento, oltre ad essere stato condannato in terzo grado di giudizio per plagio. Inoltre, una delle motivazioni più importanti per Zelger, lo scrittore ha manifestato più volte il suo disprezzo nei confronti del leader del partito di cui fa parte, Matteo Salvini, tanto da essere querelato dal ministro stesso.

La risposta del PD

A commentare e rendere pubblica la decisione di Zelger è stata la parlamentare veronese del PD, Alessia Rotta, che riporta a galla il passato del consigliere della Lega. Zelger infatti è stato uno dei primi firmatari della mozione antiabortista approvata a Verona, oltre ad aver definito gli omosessuali come una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie. Secondo Rotta, il consigliere comunale della Lega vuole semplicemente ritornare sotto ai riflettori e ha scelto di farlo utilizzando il nome di Saviano.

Oltre ad Alessia Rotta, anche il deputato del PD Diego Zardini ha voluto dire la sua riguardo alla situazione, ricordando a Zelger che non è lui a decidere che cosa può fare il comune di Verona, criticando al consigliere leghista di non avere alcuna nuova idea su come migliorare la città e per questo di occuparsi di questi argomenti per “polarizzare l’opinione pubblica e farla discutere del vuoto di cui lo stesso consigliere si circonda quotidianamente”.

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