“Gli italiani sono molto più intelligenti di quello che qualcuno vuole farli sembrare. Io dico questo: informatevi e poi fate una libera scelta. Nessuno vuole obbligare, però è bene che ognuno si informi”. Queste sono le parole del Generale dell’Esercito Italiano, commissario straordinario in Italia per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, che nella giornata di ieri si è recato in visita presso l’hub vaccinale di Villorba, nel trevigiano. Per l’uomo spesso, specialmente sull’obbligo vaccinale, si fanno discorsi “basati quasi sul nulla”.
Al momento, infatti, il vaccino anti Covid non è obbligatorio per la maggior parte della popolazione, tranne che per medici, infermieri e personale sanitario in generale. Il consiglio del Generale è quello di informarsi per bene e fare una libera scelta, parlando soprattutto con chi opera nelle corsie degli ospedali e vede quindi giornalmente persone affette dal coronavirus Sars-CoV-2. Il commissario ha poi speso anche due parole per quanto riguarda un possibile referendum contro il Green Pass.
Al via le terze dosi
In queste settimane il Governo di Mario Draghi ha esteso progressivamente l’obbligo di avere con sè il Green Pass, che dal 15 ottobre diverrà obbligatorio anche sui posti di lavoro, sia pubblci che privati. Per l’Esecutivo, comunque, l’obbligo vaccinale resta l’extrema raxio semmai non si dovesse raggiungere una percentuale di vaccinati intorno al 90%.
“In questa fase siamo all’82% di vaccinati e fra un po’ andiamo avanti” – così ha detto il Generale Figliuolo parlando con i cronisti. Le prossime settimane, in questo senso, saranno fondamentali per le successive valutazioni del Governo. Intanto sono cominciate le somministrazioni della terza dose, soprattutto agli immunodepressi.
“Molti scienziati stanno dicendo che il cut-off per la terza dose potrebbe essere posizionato intorno ai 65 anni”– così ha detto Figliuolo durante la visita all’hub di Villorba. A stretto giro potrebbe essere stilato un calendario per quanto riguarda la somministrazione delle terze dosi per le prossime categorie, in cui potrebbero rientrare over 80, personale sanitario e chi lavora nelle Rsa.