Unioni civili: "Sul voto segreto non decidono i vescovi"

Il capo del Governo ribadisce che la sua linea sarebbe per il voto palese, ma sta solamente al presidente del Senato Grasso decidere riguardo alla votazione. Sembra che il distacco del Governo dai Vescovi Cattolici sul voto sia ormai palese.

Unioni civili: "Sul voto segreto non decidono i vescovi"

Nel Pd è c’è stata una vera e propria rivolta dei cattolici contro il voto segreto sulla legge riguardo le unioni civili. In aula non sono mancati gli insulti e le proteste ma il Premier Renzi ha voluto far sapere, alla presa di posizione del presidente dei vescovi italiani, il cardinale Bagnasco che: “Il voto segreto lo decide il Parlamento e non la Cei. E lo dico con stima per il cardinal Bagnasco“. Con queste paroli il leader del PD ha mostrato la posizione del governo riguardo alla richiesta avanzata dai vescovi.

Il Premier ha trovato indispensabile ribadire la linea di condotta del governo, dopo che l’Arcivescovo di Genova e presidente della CEI, si augurava che: “la libertà di coscienza su temi così delicati e fondamentali per la vita della società e delle persone sia non solo rispettata, ma anche promossa con una votazione a scrutinio segreto“. Nei giorni scorsi il Premier Renzi aveva dichiarato la sua contrarietà alla madre surrogata ed aveva lasciato i suoi liberi di votare secondo coscienza.

Anche il Movimento 5 Stelle aveva fatto lo stesso e, anche se stranamente, non ha imposto nessuna posizione ai suoi senatori, lasciando la libertà di voto alla coscienza di ognuno di loro. Un altro punto caldo per il Pd, però, sembra essere la sezione del decreto Cirinnà riguardante la ‘stepchild adoption‘, ossia la possibilità di nadottare il figlio naturale del proprio partner anche nel caso di coppie gay, dove almeno una trentina di senatori si sono dichiarati pronti a votare in dissenso con il proprio partito.

Riguardo le unioni civili, invece, il Premier sembra essere pienamente daccordo con quanto scritto nel decreto legge:”Ho sempre ritenuto sacrosanto fare una legge sulle unioni civili – ha detto ancora il capo del governo -. Era un impegno che avevo preso con gli italiani e con il Parlamento. Finalmente ci siamo, dopo anni di rinvii” inoltre ha affermato che è inutile che il paese abbia tanta paura di una coppia che si ama e che sarebbe la cosa più giusta darle pari diritti.

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