Un passo importante sembra sia stato fatto dopo sette ore di colloqui del cosiddetto “gruppo di contatto” Osce-Mosca-Kiev-separatisti. Infatti, dalle notizie riportate da Igor Plotnitski, rappresentante dei separatisti, sembra sia stato raggiunto un accordo sulla questione più importante, ovvero di cessare il fuoco e creare una zona demilitarizzata di 30 km nella parte est dell’Ucraina. Il rappresentante dei separatisti aggiunge anche: “Non si è ancora discusso dello stato di Lugansk e Donetsk” , le regioni che sono ancora sotto il controllo dei filorussi. Il patto prevede un immediato cessate il fuoco e il ritiro di 15 km di artiglieria pesante da tutti i lati della “linea di contatto” tra le truppe ucraine e filorusse.
L’ex presidente Leonid Kuchma, emissario di Kiev, ha dichiarato così alla stampa: “Abbiamo firmato un memorandum. Il documento dovrebbe portare alla realizzazione di una zona di massima sicurezza. I belligeranti hanno deciso di non usare le armi pesanti nelle aree popolate e vietare il sorvolo di aerei e di droni. L’area sarà sotto la supervisione dell’Osce”.
Una trattativa che apre uno spiraglio di pace nel conflitto in Ucraina che ha devastato e distrutto il Paese, facendolo sprofondare in una situazione economica e umanitaria senza precedenti. Nel frattempo Mosca ha inviato un terzo carico di aiuti umanitari nell’est ucraino non autorizzati, che sono arrivat a Donetsk, dopo i due inviati a Lugansk: circa 200 camion con 2.000 tonnellate di cibo, medicine, vestiti, generatori di energia e acqua hanno fatto ingresso nella roccaforte dei filorussi separatisti. La notizia è stata confermata dall’Itar-Tass, che ha anche riferito che i doganieri ucraini e i rappresentanti della Croce Rossa internazionale non hanno voluto controllare il carico e non hanno nemmeno motivato la loro decisione.
Il Ministero delle Situazioni di Emergenza russo aveva già annunciato la settimana scorsa l’arrivo di un terzo convoglio umanitario, ma la destinazione non era ancora certa. Il convoglio arrivato oggi, in seguito all’accordo di pace firmato a Minsk tra Kiev e i ribelli, è il primo ad arrivare a Donetsk. Gli scontri nella città non sono comunque cessati, sono registrate vittime anche tra i civili. Si spera che fra qualche giorno la situazione si possa normalizzare, in attesa di ulteriori sviluppi dell’accordo di pace.