A Fontevivo, piccolo comune in provincia di Parma, queste elezioni comunali hanno portato alla vittoria un ragazzo di 20 anni, Tommaso Fiazza, già ribattezzato come il sindaco più giovane d’Italia. Ma non è questo il record di cui, probabilmente, Tommaso Fiazza andrà fiero, quanto piuttosto quello di aver scardinato uno storico ‘fortino rosso’, con la sinistra che aveva governato questo piccolo comune di 5.500 abitanti ininterrottamente, dal dopoguerra.
Tommaso Fiazza è un sindaco della Lega, ed ha la tessera dall’età di 14 anni, quando rimase letteralmente folgorato dai discorsi di Umberto Bossi. Intervistato da Ilfattoquotidiano.it, Fiazza afferma: “Lo ascoltavo mentre parlava alla gente e mi appassionava quello che diceva e come lo diceva così ho deciso di entrare nei Giovani Padani“. Sei anni dopo, col 30% delle preferenze (744 voti), conquista la fascia tricolore, ricevendo i complimenti direttamente dal suo nuovo mito, Matteo Salvini: “L’uomo giusto al momento giusto, lo stimo molto e lo ammiro. Lo vedrei benissimo come premier”.
Dopo aver abbandonato l’università per dedicarsi all’azienda di famiglia, ora Fiazza è costretto ad abbandonare gli affari, per tuffarsi a tempo pieno nel mondo della politica: “Ho sempre detto che sarei stato un sindaco a tempo pieno, e intendo mantenere la promessa. Comincerò dalle piccole cose, come la manutenzione delle strade e il verde pubblico”. Poi il tema della sicurezza, tanto caro a lui e al suo partito: “Il nostro è un piccolo paese, ma essendo vicini all’autostrada e alle tangenziali, siamo molto colpiti dai furti, le persone hanno paura. Abbiamo anche noi gli immigrati e a volte la gente è diffidente: non sanno cosa fanno e hanno paura”.
Sul calo dei voti del Pd in territorio parmense (non solo a Fontevivo), il neosindaco afferma: “Il governo Renzi sta perdendo colpi, i cittadini sono stanchi di sentire parlare il politichese, chiedono che i problemi vengano risolti”.