Si è appena conclusa la diatria riguardante le trivelle, grazie all’accordo raggiunto dopo la riunione da parte della Commissione e, dove il Ministro Costa aveva minacciato di non firmare e aveva dichiarato che sarebbe tornato a fare il Carabiniere, che se ne è già riaperta un’altra.
Questa volta l’arma della contesa è la questione TAV. Quello della TAV è un argomento scottante per il governo giallo – verde, se non fosse per il fatto che le idee, riguardo la costruzione o meno dell’opera, sono diametralmente opposte tra le due compagini.
Lo scontro
A lanciare il guanto di sfida, nei confronti dei propri alleati di Governo, questa volta è il capo della Lega, Matteo Salvini. Ospite nella trasmissione televisiva “Povera Patria”, che andrà in onda in seconda serata, alle 23 e 45 su Rai 2 oggi 25 gennaio, ha dichiarato che la TAV va fatta assolutamente e che, a suo avviso “costa più non farla che farla“. Aspetta trepidante il risultato dei costi – benefici che i tecnici stanno valutando e lamenta una certa lentezza di questi ultimi: “spero arrivi questo benedetto studio costi-benefici di cui io non ho visto neanche una pagina”.
Dal conto loro i parlamentari del Movimento 5 Stelle ribadiscono che è un loro dovere utilizzare i soldi dei cittadini Italiani con parsimonia e “con la diligenza del buon padre di famiglia“, quindi se lo studio costi-benefici darà esito negativo la TAV non si farà.
I pentastellati fanno intendere che la loro posizione è irremovibile e, al contrario di quello che molti vogliono lasciare intendere “non è per fare il dispetto a qualcuno – il riferimento è a Salvini – “ma semplicemente per fare gli interessi di tutti gli italiani“.