Ecco alcuni esempi degli interventi di Trump, un terremoto, all’agenda del G7: che le migrazioni siano un’emergenza globale, come ha affermato il premier italiano Gentiloni è evidente, ma tenere a sicurezza i confini è ancora più importante anzi è un “diritto sovrano degli Stati” controllare e stabilire limiti chiari all’immigrazione, e per questo il Premier italiano dovrà rinunciare alle risorse Usa allo scopo di aiutare i rifugiati come descritto nella dichiarazione al capitolo “human mobility”.
Che la Germania si stia comportando in modo molto severo nelle sue esportazioni è un dato di verità, e per questo Washington la ripagherà con la stessa moneta, chiamata da Trump della “reciprocità” spiegando con queste parole il significato: “Se voi imponete un dazio del 30% sui prodotti americani, noi ne imporremo uno uguale sui vostri. Speriamo che i vostri dazi siano zero, così gli Usa applicheranno lo stesso metro, ma useremo con voi le stesse misure che voi adotterete con noi”.
Che l’ambiente sia assai importante è innegabile, ma le contromisure francesi per contenere il riscaldamento globale rischiano di frenare l’economia americana, compromettendo la creazione stessa del lavoro, ed ha affermato il portavoce Cohn: “India e Cina hanno scavalcato gli Usa nelle attività manifatturiere, e per noi essere secondi è inaccettabile“; anche per questo tra i firmatari dell’accordo, quasi sicuramente, non appariranno gli Stati Uniti.
Che l’Fbi stia indagando Jared Kushner, genero di Trump, a causa dei legami tra la sua campagna elettorale e Mosca, è palese, e anche per questo – afferma Cohn – “non c’è l’intenzione di abbassare le sanzioni, ma di inasprirle”.
Trump, a quanto pare, ha tutta l’intenzione di restare fedele a quanto proposto agli elettori, anche perché questo potrebbe proteggerlo da scandali sempre più vicini alla sua vita.