A Strasburgo si decide contro l’agricoltura siciliana

Il 23 febbraio è passato a Strasburgo l'accordo tra l'Unione Europea e Strasburgo in cui si decideva per liberalizzare i prodotti ortofrutticoli. A favore hanno votato 369 parlamentari, contro 225 e 31 gli astenuti

A Strasburgo si decide contro l’agricoltura siciliana

“E’ la fine dell’agricoltura siciliana” dice Alessandro Chiarielli, presidente della Coldiretti Sicilia. In pratica in cosa consiste questo accordo? Prevede che i dazi doganali sui prodotti provenienti dal Marocco saranno eliminati almeno per il 55 % , mentre i dazi in uscita su verdura, pesce e frutta saranno ridotti del 70 % per almeno dieci anni, l’accordo partirà dal mese di Maggio.

Questo accordo spaventa tutti gli agricoltori e anche tutte le associazioni, Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri. Per capire bene cosa vuol dire tutto questo, Alessandro Chiarelli fa degli esempi: ” Oggi le arance dal Marocco arrivano a Palermo a 30-35 centesimi al chilo, in futuro arriveranno a costare 17- 18 centesimi al chilo quindi una corsa al ribasso”.  Per gli agricoltori siciliani è insostenibile una cosa del genere, lo stesso discorso vale anche per i limoni il cui prezzo potrebbe scendere a 15 centesimi mentre oggi costano 30 centesimi e le zucchine che oggi costano 90 centesimi al chilo ma potrebbero scendere anche a 40 centesimi.

Massimo Franco, presidente di confagricoltura di Siracusa si chiede come sia stato possibile voler arrecare un simile danno all’agricoltura italiana. Vorrebbe sapere i motivi per cui si è agito contro gli interessi delle stesse aziente che dovrebbero rappresentare. L’atteggiamento dei parlamentari europei ha profondamente deluso perchè da oggi in avanti l’agricoltura, soprattutto quella siciliana, sarà fortemente penalizzata.

Il Parlamento Europeo dopo le critiche mosse per la loro scelta, ha messo delle misure per salvaguardare le fragole, i pomodori, aglio e cocomeri. Purtroppo le arance non compaiono nell’elenco facendo indignare ancora di più il presidente di Coldiretti Sicilia, il quale avrebbe affermato che questo è un atteggiamento molto grave perchè sembrerebbe che i gruppi industriali vogliono fare lobby su quello che interessa a loro, difendendo per esempio alcuni prodotti delle serre olandesi. I parlamentari che hanno votato a favore di questo accordo, hanno risposto che questa decisione è stata presa per aiutare il Marocco a stabilizzarsi sul mercato mentre creerà molti posti di lavoro per le industrie agricole dell’unione Europea. Spagnoli e Portoghesi si sono battuti fino all’ultimo per evitare l’accordo mentre tra i rappresentanti italiani ci sono state delle controversie.  “Praticamente è stata una guerra tra poveri”, avrebbe detto Rosario Crocetta (Pd)  che ha votato no.

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