Spagna: la crisi si aggrava e cresce il disappunto verso la Germania (pt4)

Un recente articolo del Financial Times getta lo sguardo sugli attuali rapporti tra Spagna e Germania.

Spagna: la crisi si aggrava e cresce il disappunto verso la Germania (pt4)

Continua il viaggio del Financial Times sui rapporti Spagna-Germania in tempi di crisi.

Il disappunto spagnolo verso la Germania cresce coi morsi dell’austerità”, di Tobias Buck (Financial Times).

Parte 4

Thomas Stehling, direttore dell’ufficio di Madrid della Fondazione Konrad Adenauer, un think-tank con stretti legami con la leadership cristiano democratica, rileva “un po’ di amore deluso” tra le due parti. “C’è il pericolo che si entri in un processo in cui si dice un lato, ‘Siamo delusi perché non ci hai aiutato’, e dall’altro lato si risponde: ‘Siamo delusi perché non vediamo che il nostro aiuto abbia avuto effetto ‘”

Nonostante le recenti tensioni, la maggior parte dei funzionari e analisti concorda sul fatto che la relazione fondamentale tra i due paesi rimane intatta.

La Germania e il suo modello sociale ed economico sono ancora ampiamente ammirati in Spagna, mentre i funzionari tedeschi sono attenti a sottolineare che Madrid ha fatto più di qualsiasi altro paese della periferia per ripristinare la sua forza economica. Il dibattito spagnolo sulla crescente potenza tedesca – a differenza della Grecia, per esempio – è stato relativamente libero da riferimenti alla Germania nazista e Hitler.

L’assenza di ogni inimicizia storica – la Spagna è uno dei pochi paesi in Europa a non esser mai stata in guerra con la Germania – contribuisce in modo importante, così come i legami costruiti attraverso la migrazione e il turismo. “Non bisogna dimenticare che ogni anno milioni di tedeschi spendono le settimane più felici dell’anno in Spagna”, sottolinea un funzionario tedesco.

In definitiva, i malumori che si sono accumulati nel corso dell’anno passato semplicemente riflettono la nuova realtà europea della Spagna, dice il signor Ortega: “Ora siamo decisori responsabili, non solo decisori, in Europa.”

The End

La situazione ci sembra molto più grave e molto meno collaborativa di quanto l’ottimismo degli osservatori citati lasci presupporre. La leadership tedesca è indiscussa e molti economisti concordano nel ritenere inapplicabile il suo modello all’Eurozona, che sta crollando giorno dopo giorno sotto il peso del consolidamento fiscale a botte di austerità.

Staremo a vedere.

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