Siria, intesa all’Onu per la distruzione degli arsenali chimici

I membri permanenti dell’Onu hanno trovato l'accordo su una bozza di risoluzione per la distruzione degli arsenali chimici della Siria

Siria, intesa all’Onu per la distruzione degli arsenali chimici

I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ”hanno trovato un accordo su una bozza di risoluzione vincolante” per la Siria, ha confermato l’ambasciatore britannico, Mark Lyall Grant.

Infatti, dopo l’ok della Russia, arrivato dopo il faccia a faccia tra il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, i Quindici sono stati convocati nella notte per esaminare il testo in consultazioni informali. Il Consiglio di Sicurezza prevede di votare a livello ministeriale la risoluzione nella notte tra venerdì e sabato, alle 2 italiane.

Il documento, che si articola in 22 paragrafi, “condanna nei termini più forti” qualsiasi uso di armi chimiche in Siria, e in particolare l’attacco del 21 agosto scorso a Ghouta. “L’uso di armi chimiche – si legge – costituisce una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale”.

L’accordo sancisce quindi che la Siria non può usare, produrre, acquistare o trasferire alcun tipo di arma chimica e sottolinea che questo vale per tutte le parti nel Paese mediorientale. Riafferma altresì che gli Stati membri dell’Onu si devono astenere dal fornire qualsiasi sostegno a chi tenti di produrre o trasferire tali armi.

Tra i punti cardine del testo, si sostiene la decisione dell’Opac (l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche) del 20 settembre che contiene le procedure sul disarmo chimico e si decide che Damasco deve rispettare tale decisione, cooperando pienamente con l’organizzazione dell’Aja.

Il Consiglio potrebbe dunque essere arrivato a un passo dal voto su un documento che affianca e protegge il lavoro degli ispettori dell’Opac (l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche) tornati mercoledì in Siria.

Nel frattempo però il raìs siriano, Bashar al-Assad torna ad attaccare gli Usa affermando che “le armi chimiche non sono e non erano il loro obiettivo. Volevano cambiare gli equilibri del potere e proteggere Israele. Abbiamo buttato la palla dalla loro parte”, ha aggiunto riferendosi alla disponibilità di Damasco a consegnare il proprio arsenale chimico alla comunità internazionale per distruggerlo. “La nostra decisione li ha imbarazzati di fronte al popolo americano ed europeo, e anche all’interno dell’amministrazione Usa”, ha aggiunto.

Inoltre Assad ha spiegato che l’eliminazione delle armi chimiche non rappresenta una perdita strategica per la Siria. “Abbiamo tonnellate di armi chimiche che per noi costituiscono un peso – ha detto – Il loro smaltimento sarebbe costato un sacco di soldi e di tempo, anche con rischi ambientali. Lasciateli venire e che le prendano”, ha detto, riferendosi agli ispettori Onu.

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