Silvio Berlusconi ha ufficialmente deciso di rinunciare alla candidatura come Presidente della Repubblica. Il leader di Forza Italia lo ha comunicato nel corso della riunione via zoom tenuta ieri pomeriggio con Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Termina qui la telenovela che ha visto il Cavaliere protagonista di una tentata scalata al Colle che ha incontrato non poche opposizioni e perplessità.
Alla base della decisione di Berlusconi di ritirarsi dalla corsa per il Quirinale, ci sarebbe non solo la mancanza di numeri sufficienti a farlo eleggere capo dello Stato, ma ci sarebbero anche problemi di salute. Il leader di Forza Italia, infatti, si è di nuovo sottoposto a controlli medici al San Raffaele di Milano, per motivi che però non sono stati rivelati.
Intanto, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha pronunciato parole molto dure nei confronti del centrosinistra che, dopo il “no” categorico a Berlusconi, non vorrebbe appoggiare alcun candidato associato ai rivali del centrodestra. Anche se dalla sponda piddina da tempo è giunto un segnale di apertura verso i nomi proposti da Lega e Fratelli d’Italia.
Dal canto suo, il Movimento Cinque Stelle si trova in perfetta sintonia con il Partito Democratico sui nomi da proporre per il Quirinale, come si evince dall’incontro tenuto il 19 gennaio 2022 tra Conte, Speranza e Letta. Tuttavia, Conte ha avuto anche un contatto con Giorgia Meloni, per sondare il terreno sulla sponda rivale.
Per quanto riguarda i nomi da presentare sullo scacchiere del Colle, i pentastellati vorrebbero un candidato di bandiera, cioè un nome gradito ai grillini. Mentre il partito di Letta vorrebbe un candidato di parte. In un tweet, sulla pagina ufficiale del partito, Letta ha infatti scritto: “Il PD sta lavorando per garantire stabilità all’Italia con un patto di legislatura e l’elezione di un presidente della Repubblica autorevole e super partes. Eletto da una maggioranza, la più ampia possibile, in nome dell’unità della Nazione e dell’interesse generale”.
In parole povere significa che al centrosinistra non importa il nome o la bandiera, ma solo una persona seria che possa ricoprire la carica di presidente della Repubblica. Chi sarà questa persona seria, lo scopriremo solo domani, quando inizieranno le votazioni.