Silvio Berlusconi Presidente della Repubblica? Improbabile

Chi ha lanciato la candidatura di Silvio Berlusconi come prossimo Presidente della Repubblica, sa bene che è praticamente impossibile trovare in Parlamento una maggioranza in grado di eleggerlo, tanto più che l'età avanzata non depone a suo favore

Silvio Berlusconi Presidente della Repubblica? Improbabile

A poco più di quattro mesi dalla scadenza del mandato di Mattarella, si è aperto il toto Quirinale.

I partiti ufficialmente ancora non si sbilanciano, ma cominciano a circolare i primi nomi di papabili alla massima carica dello Stato, anche se l’esperienza insegna che chi viene proposto con troppo anticipo, poi viene bruciato e non è detto che far uscire anzitempo il nome non abbia proprio questo scopo.

Potrebbe essere il caso di Silvio Berlusconi la cui candidatura è la prima ad essere lanciata nell’agone.

La candidatura Berlusconi potrebbe contare senza dubbio sull’appoggio del suo partito, Forza Italia, che al suo fondatore deve molto se non tutto, anche se in tempi recenti la fortuna non sembrano arridere particolarmente agli azzurri.

Sulla sua possibile candidatura al Colle si è espresso un avversario storico del Cavaliere, il professor Romano Prodi. Ai microfoni di “Sabato anch’io” in onda su Rai1, Prodi ha definito la candidatura Berlusconi “un’ipotesi non plausibile”. “Berlusconi e io” ha spiegato “abbiamo trascorso una stagione da due posizioni diverse e politicamente non conciliabili, ma con ruolo che difficilmente si può riprodurre in futuroescludendo così di fatto anche la possibilità di una sua eventuale candidatura.

Secondo il Professore, Berlusconi non avrebbe i numeri per essere eletto, oltre al fatto di essere una personalità divisiva. E i presunti colloqui di Matteo Renzi col Cavaliere? “Non ne so nulla. Sarebbe una sorpresa? “L’ha già fatto. Anche nel mio libro lo dico chiaramente che bisogna parlare con tutti.  Il motto del libro è ‘a parlare con san Francesco son buoni tutti, è parlare con il lupo che è il problema’, no?“.

A destra le posizioni sono diverse.“ Se Berlusconi si proporrà per il Quirinale penso che sarà una candidatura da prendere in considerazione” ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini, rispondendo stamani a Città di Castello alle domande dei giornalisti sull’elezione del prossimo Capo dello Stato.

Di parere diverso la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Non mi pare abbia quotazioni altissime. Bisogna ragionare tutti insieme su un profilo non di parte: il presidente della Repubblica deve fare rispettare le regole, più è slegato da storie personali e più ci riesce”. Piuttosto Meloni non sarebbe pregiudizialmente contraria a sostenere l’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi: “Sicuramente è una figura che rassicura. Ma valuto i fatti, su alcune cose Draghi va bene e su altre meno”.

Con Draghi al Quirinale si andrebbe a elezioni anticipate e la leader di Fratelli d’Italia, che, stando ai sondaggi, è il partito che a destra farebbe il pieno di consensi superando anche la Lega, alla poltrona di Presidente del Consiglio potrebbe farci un pensierino.

Di parere opposto Enrico Letta che “sosterrebbe chiunque, pur di arrivare a fine legislatura. E ci si arriverà, purtroppo“. In quanto a Draghi, non si tocca fino a fine legislatura nel 2023. Sta bene dove sta.

Per il cavaliere di Arcore sembrerebbero dunque non esserci molte chances e la sua, qualora venisse avanzata, altro non sarebbe la classica “candidatura di bandiera”. Tanto più che tra pochi giorni festeggerà gli 85 anni, troppi per una carica che dura un settennato.

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