Sta facendo discutere, ove anche i media russi ne stanno parlando, dei rapporti riallacciati tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin. Il tutto viene fuori da un audio pubblicato da “LaPresse“, in cui l’ex presidente del Consiglio ha espresso delle belle parole nei confronti del presidente russo.
“I ministri russi hanno già detto in diverse occasioni che siamo noi in guerra con loro perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina” si ascolta in quest’audio ove poi viene aggiunto: “Io non posso personalmente esprimere il mio parere perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto, molto preoccupato. Ho riallacciato un po’ i rapporti con il presidente Putin, un po’ tanto”.
Questa pace sarebbe avvenuta nel giorno del compleanno di Berlusconi: “Putin per il mio compleanno mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Io gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e con una lettera altrettanto dolce. Io ero stato dichiarato il primo dei suoi cinque veri amici”. Uscendo poi dalla Camera, come riporta il sito de il “Corriere“, ha raccontato una vecchia barzelletta con protagonisti Joe Biden, Vladimir Putin, Silvio Berlusconi, il Papa e un suo assistente.
In merito a questo argomento interviene l’onorevole Antonio Tajani, vicepresidente del Partito Popolare Europeo oltre a essere vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia, in cui ha rivelato come Berlusconi abbia semplicemente raccontato una vecchia storia accaduta nel 2008 e il suo partito, rispetto al conflitto tra l’Ucraina e la Russia, resta in linea con la posizione dell’Europa e degli Stati Uniti, come è stato ribadito più volte in questi mesi.
Oltre ad aver alzato un polverone internazionale anche Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha voluto dire la sua in merito alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi: “Credo siano del tutto inappropriati quei discorsi che sono usciti di Berlusconi: scambiarsi delle lettere dolcissime in questo momento con Putin è la cosa più fuori luogo che ci sia. Non dobbiamo avere alcun tentennamento nel condannare l’aggressione russa”.