Silvio Berlusconi chiama la senatrice Bianca Laura Granato: "Sono il signor bunga bunga"

Il leader di Forza Italia è deciso a diventare capo dello Stato con i voti dei deputati delle diverse correnti politiche. E per farlo usa la parola magica delle serata di Arcore

Silvio Berlusconi chiama la senatrice Bianca Laura Granato: "Sono il signor bunga bunga"

Silvio Berlusconi è deciso a salire al Colle e, per farlo, punta sui “bunga bunga“. È questa infatti la parola magica che il Cavaliere sta pronunciando nei suoi contatti telefonici con i deputati che potrebbe essergli utili per diventare capo di Stato.

A dirlo è la senatrice del gruppo Misto, Bianca Laura Granato, che ha raccontato un retroscena inedito: Silvio Berlusconi l’ha telefonata debuttando con un deciso “sono il signor bunga bunga”. Lei ha riso, anche se non ha ricevuto alcuna proposta indecente, solo l’invito a votare per chi ha trasformato la politica in un teatrino a luci rosse.

Il Cavaliere si è informato sulle posizioni della senatrice sui vaccini. Lei è contraria all’obbligo vaccinale e al Green Pass, quindi si può fare, perché pare proprio che Berlusconi voglia puntare su elettori nemici delle punturine anti-Covid. E così l’ascesa di Berlusconi al Quirinale si arricchisce di un’altra tattica: quella del bunga bunga.

Una tattica che il capo di Forza Italia pare stia usando con tutti i suoi contatti. Tra questi c’è il deputato Cristian Romaniello, anch’essi chiamato dal “signor bunga bunga”, che cerca di accattivarsi le simpatie dei votanti con modi di fare tra il serio e il faceto. “Ciao Cristian, ti interessa il partito del bunga bunga?”, avrebbe esordito il Cav con lui secondo La Stampa.

Il tutto è accaduto lunedì sera, mentre il deputato era a casa. L’uomo riceve una telefonata da Vittorio Sgarbi, sponsor del Cavaliere, che gli passa il leader di Forza Italia. La presentazione del bunga bunga e poi una telefonata veloce giusto per convincere il deputato a preferirlo al Quirinale. Stessa cosa è avvenuta con altri politici, soprattutto pentastellari e renziani. Molti di loro hanno declinato l’offerta, non si sono fatti incantare dalla parola magica. Tanto che il centrodestra pensa ai piani B in caso di bocciatura o di ritiro del Cavaliere dalla corsa per il Colle. Ma lui sembra invece determinato a fare l’esatto contrario, e a provare a farsi strada, a colpi di “bunga bunga”.

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