Serena Grandi sogna di entrare in politica al fianco di Matteo Salvini

La 61enne attrice di “Monella” non ha nascosto l’intenzione di scendere nell’agone politico. Rivolgendosi all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha dichiarato di voler entrare a far parte della Lega per occuparsi di politiche sociali.

Serena Grandi sogna di entrare in politica al fianco di Matteo Salvini

Nel recente passato, Serena Grandi aveva in più di una circostanza manifestato tutto il suo appoggio alla Lega e al suo leader Matteo Salvini. Poco più di un mese fa, in occasione di un furto in casa subito mentre era ospite a Roma della trasmissione La vita in diretta, aveva lasciato intendere che contro i delinquenti appoggiava in tutto e per tutto la linea dura dell’ex ministro dell’Interno. 

Ora, a distanza di poche settimane, dopo aver espresso la sua simpatia per il leader del Carroccio e anticipando il suo impegno per le prossime elezioni in Emilia Romagna, Serena Grandi ha confessato ad Adnkronos di volersi candidare nelle file della Lega. Oltre a lanciare un appello al leader del partito ora all’opposizione, la sex symbol degli anni Ottanta e Novanta ha anche precisato quali sarebbero i progetti che ha in mente.

Quello di cui vorrei occuparmi infatti è di politiche sociali”, ha dichiarato aggiungendo di avere particolarmente a cuore alcune delle tematiche che riempiono le pagine di cronache dei giornali come lo stalking e la violenza sulle donne.

E, dopo aver fatto presente che nel nostro Paese scarseggiano le risorse per cinema e teatro, Serena Grandi si è detta molto orgogliosa di Preludio, “un cortometraggio contro il femminicidio a cui ho partecipato e che ha come voce narrante Isabella Rossellini”.

Nata a Bologna ma residente a Rimini, Serena Grandi ha altresì ribadito di essere in procinto di allestire un blog che si chiama “Scarpe rosse insieme cambieremo le leggi”, con il quale punta ad approfondire tutte queste tematiche le cui vittime sono troppo spesso donne.

Allo stesso tempo ha anche sbottato ribadendo la necessità di dare un netto cambiamento all’odierna situazione politica e sociale del nostro Paese. Su questo tema conclude ricordando le difficoltà legate non solo alla delinquenza, ma anche alla burocrazia. “Avevo un ristorante che dava lavoro a tanta gente e me lo hanno fatto fallire e sto combattendo contro giudici, avvocati e agenzia delle entrate che mi sfruttano invece di aiutarmi. Per non parlare della delinquenza a Rimini, ormai dopo le otto di sera c’è il coprifuoco!”.

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