Senato: non nominare il nome del Presidente invano

Il presidente del Senato Grasso censura i riferimenti del 5 Stelle Morra al Presidente della Repubblica: ma si può?

Senato: non nominare il nome del Presidente invano

Non conosco i protocolli che regolamentano le discussioni al Senato, quindi mi limito a segnalarvi questo singolare e ripetuto richiamo del presidente del Senato Grasso al capogruppo del M5S Nicola Morra durante un suo intervento in aula.

Grasso lo invita a non nominare il Presidente della Repubblica Napolitano. Perché? Se lo sono chiesti in molti, riportando e commentando la notizia sulla stampa e sugli spazi di approfondimento della rete.

Sono molto colpito anch’io: Morra non si stava riferendo a Napolitano in modo scomposto o ingiurioso, anzi, è bastato appena nominarlo che la censura di Grasso è scattata, come se si stesse profanando une reliquia.

Perché?

Napolitano è la più alta carica istituzionale del nostro Paese e non si può negare che il suo ruolo sia sempre più di primo piano in senso strettamente politico. I suoi interventi sono numerosi e decisamente invasivi a garanzia degli interessi europei in Italia, ad esempio.

Com’è possibile, dunque, non parlare di lui?

Eppure per il presidente del Senato durante l’intervento di Morra “non sono ammessi riferimenti al capo dello Stato”.

“Lei non può citarlo”, aggiunge.

Non nominare il nome del Presidente invano.

Potrebbe essere il comandamento nuovo della religione europeista ad economia austera, di cui è portatrice la nostra classe dirigente, dal Colle in giu.

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