Sea Watch 3: Don Carmelo dorme all’aperto per protesta. Salvini: "Dorma bene"

Matteo Salvini risponde così all'articolo che parla di Don Carmelo e dei molti turisti, attivisti e cittadini di Lampedusa, che dormono da giorni all'aperto per protesta sulle condizioni della Sea Watch 3: "Dorma bene!"

Sea Watch 3: Don Carmelo dorme all’aperto per protesta. Salvini: "Dorma bene"

Era il 12 giugno scorso quando la nave Sea Watch 3 ha ufficializzato tramite il proprio profilo Twitter di aver salvato 42 migranti che si trovavano a bordo di un gommone al largo della Libia, così come il diritto internazionale impone. Da quel giorno, la nave è rimasta in mare avendo il divieto del ministro dell’Interno Salvini di far sbarcare i migranti in Italia.

Nei giorni scorsi la Sea-Watch Italy ha pubblicato una foto del tracciato percorso in questo ultimo periodo dalla nave stessa, che naviga avanti ed indietro presso il confine tra le acque territoriali italiane e quelle internazionali, sottolineando le condizioni disperate in cui queste persone si trovano.

Ma, se il leader della Lega dice di muoversi a nome dei molti cittadini stanchi degli sbarchi in Italia, sono gli stessi cittadini di Lampedusa che stanno protestando per le situazioni critiche in cui il 42 migranti si trovano all’interno della Sea Watch, chiedendo a Salvini di ripensarci e di far sbarcare le persone nel nostro paese. Tra i molti attivisti, troviamo anche Don Carmelo La Magra, che dal 20 giugno scorso ha deciso di dormire sul sagrato della chiesa San Gerlando per dimostrare la propria solidarietà a chi sta soffrendo inutilmente in mare.

Nonostante le parole religiose che il ministro dell’Interno Salvini regala ad ogni suo convegno politico e alla Bibbia che tiene stretta tra le mani insieme al crocifisso, le parole che rivolge a Don Carmelo La Magra prendono una strada opposta. “Dorma bene“, scrive Salvini in risposta all’articolo che parla dell’iniziativa del parroco, che ormai da 4 giorni trascorre le notti all’aperto.

L’iniziativa di Don Carmelo 

Il nostro è un semplice gesto di solidarietà nei confronti di persone che stanno soffrendo inutilmente“, afferma Don Carmelo, parlando della protesta pacifica che lui e molti attivisti, concittadini e turisti, hanno deciso di fare. “Mettiamo simbolicamente in gioco i nostri corpi nel tentativo di dare visibilità e voce agli ultimi della terra, nostri fratelli e sorelle, nostri simili”, conclude. L’iniziativa è stata creata dal gruppo di attivisti del Forum Lampedusa Solidale a cui hanno aderito varie associazioni e realtà dell’isola, tra cui appunto il parroco, le Chiese evangeliche, ma anche singoli individui del posto e da fuori.

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