Scontro nella maggioranza per la regolarizzazione dei migranti. Bellanova: “Valuto dimissioni”

Starebbe valutando le sue dimissioni da Ministro per le Politiche Agricole Teresa Bellanova. Spinosa la questione della regolarizzazione dei migranti

Scontro nella maggioranza per la regolarizzazione dei migranti. Bellanova: “Valuto dimissioni”

Teresa Bellanova minaccia di dare le dimissioni da ministro per le Politiche Agricole. Il motivo? La regolarizzazione dei lavoratori migranti che vengono pagati in nero.

“Non è una battaglia strumentale per il consenso. Queste persone non votano. Se non passa, sarà un motivo di riflessione sulla mia permanenza al Governo. Non sono qui per fare tappezzeria” ha dichiarato la ministra.

Ad intervenire sulla questione ed a lanciare un segnale a Renzi Andrea Martella, sottosegretario alla presidenza del consigli: “Le dimissioni, in queste occasioni, non possono diventare un argomento per il dibattito e il confronto politico. Mi auguro che questo confronto continuo. C’è questo tema della regolarizzazione, ma non credo che ci saranno dimissioni”.

Il sottosegretario, però, condivide in toto la posizione della ministra Bellanova e ritiene il tema della regolarizzazione dei migranti spinoso e in quanto tale da risolvere quanto prima.

Lo scontro politico che si sta verificando vede da una parte il Pd, insieme a Italia Viva e Leu, a favore della regolarizzazione mentre in contrapposizione il Movimento 5 stelle frena perchè già divisi al loro interno.

“Tra le persone c’è diffidenza perchè per anni si è fatta passare l’idea che i diversi sono i nemici e che gli immigrati vengono qui a toglierci il lavoro. Sono invece fondamentali per portare avanti alcune attività,, non solo in agricoltura dove richiamo sperperi enormi per la mancata raccolta, ma anche le badanti che assistono tante persone anziane” ha dichiarato la Bellanova.

Secondo lei la soluzione alla questione potrebbe essere la concessione di un permesso di soggiorno temporaneo valido 6 mesi, che si può rinnovare per altri sei, per le famiglie o le aziende che vogliono regolarizzare.

“Ci sarà anche un contributo per lo stato, anche se non bisogna esagerare: si tratta di persone sfruttate per 3 euro l’ora facendo concorrenza sleale alle imprese che rispettano le regole” ha poi aggiunto. Quante le persone coinvolte da tutto questo? Il numero esatto non è noto ma si parla di circa 600 persone.

Non ha perso l’occasione per intervenire Matteo Salvini: “E’ allarmante che un ministro di un settore strategico come l’agricoltura minacci le dimissioni perchè al governo stanno litigando sulla regolarizzazione di 600 mila lavoratori irregolari. Che si siano contrasti nel governo su questo è gravissimo”.

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