Scontro nella Maggioranza per la legittima difesa: la Camera rinvia

La Maggioranza si scontra sul testo riguardante la legittima difesa: il provvedimento torna in commissione, scatenando le feroci proteste di Lega Nord. Si tratta del secondo rinvio.

Scontro nella Maggioranza per la legittima difesa: la Camera rinvia

La legittima difesa continua a dividere ed a far discutere in Parlamento, ed anche quest’oggi – come già avvenne lo scorso marzo – il testo è stato rispedito in commissione Giustizia con uno scarto di 160 voti. Si profila dunque un’altra lotta intestina per il PD, che ha sempre vissuto il testo in maniera altamente conflittuale sin dalla sua concezione.

Il rinvio ha scatenato le proteste di Lega Nord: dai banchi dedicati al Carroccio si è infatti levato il coro: “Vergogna!”, accompagnato da cartelloni che recitavano: “La difesa è sempre legittima“. Nello specifico, il testo in questione propone una modifica dell’articolo 52 del codice penale tale per cui, qualora venisse approvato, non sarebbe più reato uccidere un ladro introdottosi all’interno della propria abitazione.

La proposta è altamente controversa data la sua natura delicata, ed il PD aveva già promosso un emendamento per rendere meno drastico il provvedimento, affinché le potenziali vittime potessero reagire con la violenza solamente in caso di “grave turbamento“.

Una modifica alla modifica stessa della legittima difesa che non ha trovato il gradimento dei leghisti, né tantomeno di Area Popolare. Anche Enrico Costa, ex ministro della Giustizia ed attuale ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie nel Governo Renzi, si è dichiarato contrario all’ammorbidimento del testo, dichiarando l’impellenza di emettere una legge che possa tutelare i cittadini nelle loro abitazioni.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Repubblica, Costa ha infatti spiegato che gli italiani temono i ladri, affermando che la criminalità: “Ha cambiato pelle, l’anno scorso in Italia ci sono stati oltre 230.000 furti in abitazione e 3.000 rapine in casa“. Sebbene il ministro abbia affermato che si tratti di dati migliori rispetto agli anni passati, ha anche aggiunto che i furti domestici sono saliti fino a rappresentare ora 1 delitto su 10.

“Sono reati che colpiscono non solo il patrimonio, ma l’intimità della vita familiare” ha concluso Enrico Costa. Di ben altro avviso è invece l’autore dell’emendamento che ha modificato il testo sulla legittima difesa, David Ermini (PD): “A noi va bene così“. Sul tema si è espresso anche Nello Formisiano, portavoce di IDV in Parlamento, il quale ha indetto una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare.

“Sta riscuotendo enorme successo tra i cittadini, in alcune località ha firmato 1 su 10 la nostra proposta che intende garantire più libertà di difesa nel caso si venga aggrediti ladri e delinquenti all’interno della propria abitazione, o del proprio negozio“. La partita riguardante la legge sulla legittima difesa rimane dunque ancora apertissima.

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