Sciopero generale del 3 ottobre a rischio: il Garante dichiara illegittima la protesta

La Commissione di garanzia sugli scioperi ha giudicato illegittimo lo sciopero generale proclamato per venerdì 3 ottobre, sollevando dubbi sull’effettiva astensione dal lavoro in diversi settori.

Sciopero generale del 3 ottobre a rischio: il Garante dichiara illegittima la protesta

Lo sciopero generale previsto per domani, venerdì 3 ottobre, potrebbe subire importanti ripercussioni dopo la valutazione della Commissione di garanzia sugli scioperi, che oggi ha ritenuto la protesta proclamata illegittima. Secondo quanto riportato nella nota ufficiale, la delibera del Garante evidenzia una violazione dell’obbligo di preavviso previsto dalla Legge 146/90, considerando “inconferente” il richiamo dei sindacati all’articolo 2, comma 7, relativo alla possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo in casi di difesa dell’ordine costituzionale o per eventi che mettano a rischio la sicurezza dei lavoratori.

L’Autorità ha quindi inviato un’indicazione immediata alle organizzazioni sindacali, ricordando che il mancato adeguamento può comportare l’apertura di un procedimento di valutazione del comportamento. Nonostante la decisione della Commissione, i sindacati promotori dello sciopero, tra cui la Cgil e l’Unione dei sindacati di base, hanno confermato l’intenzione di procedere con la protesta e di presentare ricorso al giudice del lavoro contro la delibera del Garante.

In base alle norme vigenti, i lavoratori aderenti non rischiano sanzioni o multe, che eventualmente ricadrebbero solo sulle organizzazioni sindacali e non potrebbero superare i 50mila euro. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha ribadito la legittimità dello sciopero, sottolineando che la protesta nasce dal diritto costituzionale di tutelare la salute, la sicurezza dei lavoratori e la difesa dei diritti di cittadini coinvolti in contesti internazionali come Gaza e la Flotilla.

Per quanto riguarda i settori coinvolti, il personale ferroviario osserverà lo sciopero a partire dalle 21 di giovedì sera, con servizi essenziali garantiti nelle fasce orarie 6-9 e 18-21 per il trasporto regionale. Il trasporto pubblico locale, comprensivo di autobus, tram e metropolitane, subirà un’astensione di 24 ore nel rispetto delle fasce minime locali. Anche il trasporto aereo vedrà interruzioni dalle 00:01 alle 24, con fasce garantite dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21 per il personale di volo, mentre nei porti e nel trasporto marittimo saranno assicurati solo i servizi minimi essenziali.

L’astensione dal lavoro coinvolgerà inoltre taxi, viabilità autostradale, trasporto merci e logistica, autonoleggio, impianti a fune, trasporti funebri, vigili del fuoco e personale sanitario, mentre nelle scuole l’adesione dello sciopero potrebbe portare a chiusure in base alla possibilità di garantire la normale erogazione dei servizi. Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità di esercitare il diritto di sciopero come strumento per tutelare diritti fondamentali e la sicurezza dei lavoratori, mantenendo al contempo servizi minimi essenziali per i cittadini. In questo contesto, la giornata di domani si preannuncia complessa, con possibili disagi diffusi nei trasporti e in altri servizi, mentre si attende la decisione del giudice del lavoro sul ricorso presentato dai sindacati, che potrebbe confermare o meno l’effettiva legittimità della protesta proclamata.

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