Savona: nuovi fondi e servizi per il campo rom. Furiosa la Lega “Per loro solo diritti, niente doveri”

Nuovi fondi da parte del Comune di Savona per dare più servizi agli abitanti di un campo nomadi. Rabbia dei cittadini e della Lega Nord contro questa decisione, che ritengono inopportuna e poco giusta

Savona: nuovi fondi e servizi per il campo rom. Furiosa la Lega “Per loro solo diritti, niente doveri”

Nuovi fondi per il campo Rom della città di Savona scatenano la polemica dei cittadini della Lega.

Si tratta di centomila euro, è questo l’ammontare dei fondi che il Comune di Savona ha deciso di stanziare per sistemare il campo nomadi della Fontanassa. La decisione del Comune ha da subito suscitato le polemiche della popolazione e della Lega, da sempre molto attenta a questo tipo di tematiche.

L’intervento del Comune vuole sistemare e regolarizzare la situazione igienico sanitaria del campo nomadi, che lascia molto a desiderate, e le norme antincendio che fino ad ora non sono mai neanche state prese in considerazione.

I fondi stanziati dal Comune, però, avranno una clausola. I nomadi al loro interno dovranno rispettare le regole, pena l’esclusione dallo stesso campo. “Il progetto è il frutto di numerosi sopralluoghi e riunioni,m anche in loco, con i rappresentati degli abitanti del campo. Da loro, al termine dell’iter,m abbiamo avuto garanzie di collaborazione e il voto favorevole al regolamento varato” ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Franco Lirosi.

Si tratta di un progetto molto ambizioso, che prevede la definizione di 22 piazzole di sosta, la sistemazione della rete fognaria e la collocazione di 22 torrette per la linea elettrica e per l’erogazione dell’acqua potabile.

Un progetto molto ambizioso e che richiederà tempo e denaro. La decisione del Comune, però, non è andata già a tanti cittadini, ma soprattutto che non convince alcuni partiti dell’opposizione, come ad esempio Fratelli d’Italia e Lega Nord. “Non sono mai contro interventi nel sociale, ma questa non è la priorità per Savona” ha dichiarato il consigliere della Lega Massimo Arecco. “Il Comune dovrebbe usare la stessa attenzione verso le famiglie savonesi. Quando se ne parlerà in Consiglio uscirò fuori per protesta: ancora una volta l’amministrazione sbaglia nel valutare le priorità”.

Arecco, però, non è il solo a protestare contro i fondi stanziati dal comune. “Siamo arrivati a una situazione in cui non possiamo permetterci di spendere tutti questi soldi per persone che non sono del nostro paese” ha dichiarato Paolo Ripamonti, della Lega Nord. “Non si tratta di razzismo: un nomade che diventa stanziale ha tutti i diritti e i doveri di un residente e invece qui sembra che ci siano solo diritti. Ora leggo che vogliono far pagare le bollette: bisogna che nel Pd si mettano d’accorso, visto che finora si sono sempre comportati in maniera diversa”.

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