Sanità, il Pirellone dà il premio ai manager indagati

Assegnati 25mila euro per il 2013 per Lovisari e Moroni, responsabili degli ospedali di Lecco e di Melegnano. Nel 2013 entrambi furono indagati per la "cupola degli appalti". Stessa sorte per Stucchi

Sanità, il Pirellone dà il premio ai manager indagati

I Direttori generali coinvolti in una delle vicende sull’Expo sono stati premiati dalla Regione Lombardia. I due sono Mauro Lovisari, manager dell’ospedale di Lecco e Paolo Moroni, direttore di Melegnano, e sono per il momento stati sospesi dall’incarico. Entrambi sono indagati e verso di loro è stata emessa una richiesta di arresto su cui pende un ricorso in Cassazione. Il Pirellone ha però assegnato il premio per il 2013, anno in cui si sono verificate le vicende illecite.

Anche Luca Stucchi, personaggio importante del “Carlo Poma” di Mantova, è stato rinviato a giudizio in un’altra inchiesta per tangenti ma lo scorso primo agosto è stato reintegrato al posto di lavoro. Anche a lui è stato assegnato il premio, e per tutti e tre la cifra corrispondente è oltre i 25mila euro. La Regione ogni anno dà un voto ai manager e i premi in denaro sono assegnati in base ai voti. Le pagelle quaest’anno sono state consegnate il 15 settembre, in forma privata e senza pubblicità. I tre indagati hanno ricevuto pure l’incentivo economico, che in base ai voti ottenuti dovrebbe aggirarsi attorno ai 25mila 542 euro per Lovisari, ai 25mila 392 euro a Stucchi e 25mila 260 euro a Moroni.

I voti e i premi in denaro sono stabiliti dalla Regione e per questo motivo è impossibile bloccarli. E comunque, se i tre non li avessero ricevuti, avrebbero sicuramente presentato ricorso al Tribunale del Lavoro. Per ovviare a questa inadeguata situazione, il Pirellone ha deciso di decurtare del 10 per cento i punteggi dei tre e quindi di diminuirne, di conseguenza, gli incentivi economici. Una decisione che non è risultata drastica per nessuno, neanche per gli ultimi in classifica, poiché la retribuzione dell’ultimo è inferiore al primo in classifica appena di 4 mila euro. Manager indagati ma ugualmente premiati: un controsenso che in Italia è forse frequente e che non vede nessuna differenza se una persona ha agito illegalmente. Un brutto esempio per i meritevoli, e soprattutto per le persone oneste, che faticano a volte a trovare un impiego sicuro e ben retribuito. Invece loro hanno addirittura i voti e una pagella che li qualifica!

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