Nel messaggio per la Giornata del Migrante 2018, che si celebrerà il prossimo 14 gennaio, Papa Francesco ha detto che nel rispetto del diritto universale ad una nazionalità occorre riconoscerla e certificarla a tutti i bambini e le bambine al momento della nascita: la apolidia in cui vengono a trovarsi migranti e rifugiati può essere facilmente evitata attraverso una legislazione sulla cittadinanza affine ai principi fondamentali del diritto internazionale.
Secondo il Pontefice occorre assicurare a tutti i bambini l’accesso regolare all’istruzione primaria e secondaria, un diritto vigente in Italia. Spagna, Germania e Finlandia, nel frattempo, hanno rimesso in discussione la possibilità di concedere meno facilmente la cittadinanza agli stranieri.
Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha riposto la propria risposta su Facebook: “Sì allo Ius soli’. Se lo vuole applicare nel suo Stato, il Vaticano, faccia pure. Ma da cattolico non penso che l’Italia possa accogliere e mantenere tutto il mondo. A Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare. Amen. #stopinvasione“.
Roberto Calederoli ha sentenziato che invocare la cittadinanza per persone che devono ancora integrarsi, dimostrando di adeguarsi alle leggi vigenti e al nostro modo di vivere, è un enorme sbaglio: l’introduzione nel nostro ordinamento dello ius soli e dello ius culturae, secondo Calderoli, regalerebbe la cittadinanza italiana a oltre due milioni di immigrati che, peraltro, non la richiedono neppure.
Ha continuato dicendo che l’Italia è lo Stato che concede più cittadinanze in Europa, oltre 200 mila l’anno, e non vi è alcuna ragione per donare in un colpo solo due milioni di nuove cittadinanze. “A differenza della Città del Vaticano, dove la concessione della cittadinanza avviene raramente e solo in casi eccezionali”.
Tony Iwobi, nigeriano responsabile federale del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega, ha apertamente parlato di gravissima e inaudita intromissione di Papa Francesco nella politica italiana, sentenziando che il sì allo ius soli e allo ius culturae conferma che il signor Bergoglio è uno degli artefici, insieme al governo del Pd, di questa scellerata invasione di finti profughi e dell’assurda politica a porte spalancate sull’immigrazione.
Iwobi ha aggiunto che, del resto, Papa Francesco è andato a Lampedusa con le braccia aperte invitando i disperati di tutto il mondo in Italia. Seguendo tale logica, Tony sostiene che chi sbarca illegalmente deve essere spedito in Vaticano a spese della Chiesa e del Pontefice.